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IL BANCONE DEL BAR

Nicolini

di MASSIMO CIRRI
biografia

due sorsi di confidenze
Comunicare


- Tu come sei messo a comunicazione?
- Ehh?
- Cominciamo bene. Co-mu-ni-ca-zione: dire di sé. Scambio di messaggi. Comunicare. Tu come sei messo?
- Se mi suona il telefono di solito rispondo.
- Di solito? Non sempre?
- Se vedo che sei tu a volte lascio perdere.
- Perché?
- Perché lo so che poi mi tiri un pippone sulla comunicazione.
- Come facevi a saperlo?
- Intuito femminile.
- Ma tu sei un maschio.
- Si, ma le donne sanno comunicare meglio.
- Sicuro?
- Sicuro. Ti faccio un esempio: hai mai sentito due uomini che parlano al telefono? Se va bene si dicono cose tipo: “Dove sei? Cosa fai?”. Oppure uno dei due dice sempre all’altro: “Non ti sento, non c’è campo”. Che per i maschi è una fortuna perché così possono parlare di cellulari: modelli e piani tariffari. Ma dopo cinquanta secondi due maschi non hanno più nulla da dirsi e così uno dice all’altro: “Allora ci sentiamo dopo”. L’altro è contento perché lo sa che non hanno nulla da dirsi – è più forte di loro, sono maschi – ma coltiva la speranza che dopo, in futuro, qualcosa cambierà.
- Cambia?
- Mai
- Perché?
- Perché sono maschi. Quindi impossibilitati a dire qualcosa di un po’ profondo. Non ti dico a parlare di sé.
- E le donne?
- Le donne invece parlano.
- Troppo?
- Può essere, ma parlano. Hanno sempre qualcosa da dirsi. Qualcosa di vero.
- E perché loro si e noi no?
- Perché loro, le donne, hanno un’anima. Noi, i maschi, di solito no.
- Dove l’hanno trovata l’anima?
- Dev’essere perché loro mettono al mondo i figli. Danno la vita e sanno cos’è. Quindi hanno un’anima.
- Ma anch’io, quando è nato mio figlio, sono andato in sala parto con mia moglie.
- Certo, c’ero anch’io. Ma...
- C’eri anche tu in sala parto quando è nato mio figlio? Sai che non ti ho visto?
- Spiritoso... C’ero a quello di mia moglie. Facciamo le battute?
- Guarda che l’ironia è una forma alta di comunicazione. Più nobile. Dovresti saperlo.

Sono maschi, quindi impossibilitati a dire qualcosa di profondo. E le donne? Loro invece parlano, hanno sempre qualcosa da dirsi, qualcosa di vero. Perché loro, le donne, hanno un’anima.

- Lo so. Ma volevo finire il discorso dei maschi in sala parto. Dillo onestamente: tu come ti sei sentito a stare lì tra le infermiere e l’ostetrica?
- A parte la paura di svenire davanti a tutte facendo al figura del cretino?
- A parte quello
- Mica tanto a posto. Mi sentivo come i caschi blu dell’ONU a Sarajevo, durante la guerra.
- Vale a dire?
- Ci stavo ma ero inutile
- Vedi?
- Vedi cosa?
- Non lo so. È la questione dell’anima. Bisogna avere un’anima per comunicare qualcosa.
- Ma loro, le donne, non l’hanno avuta dopo di noi l’anima?
- È la Chiesa che gliel’ha riconosciuta in ritardo. Ma l’hanno sempre avuta
- Per questo comunicano meglio di noi?
- Molto meglio.
- Ma guarda che anche tu ed io, qui al bancone del bar, non ce la caviamo male.
- Vero.
- Sarà mica che siamo poco maschi?
- Non credo.
- Forse abbiamo imparato a capire quanto di “spirituale” c’è in noi.
- Una cosa un po’ melensa allora.
- No, cosa dici, solo che per comunicare efficacemente bisogna saper anche emozionare, e per farlo anche i sentimenti contano, soprattutto quelli che provi per l’interlocutore.
- Ma io non è che mi innamoro di tutti quelli con cui parlo.
- Ma non si tratta solo di amore da fotoromanzo, io parlo d’empatia.
- Che fa rima con simpatia.
- Sì anche quella, in un certo senso, e le donne ci sanno fare.
- Dici? Perché?
- Perché le donne sanno comunicare meglio.
- E i maschi?
- I maschi parlano di lavoro. Anzi, secondo me il lavoro è stato inventato per dare un argomento di conversazione a noi maschi.
- Allora parliamo d’altro?
- Va bene. Basta che non comunichiamo troppo.
- Ok

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