VIDEO

Essere Manutencoop #TRAILER

Persone
Massimo Cirri intervista Claudio Levorato - Essere Manutencoop #TRAILER

PLAY

PRONTI A RIPARTIRE

leggi la loro storia

Gente come noi i nostri veri testimonial
Sei in: webAmbiente / numero 3 - 2015 / Il bancone del bar

IL BANCONE DEL BAR

Cirri Massimo

di MASSIMO CIRRI
biografia

due sorsi di confidenze
Gran bella storia il cambiamento!

 

> Tu come le prendi le cose nuove?
> Le cose nuove? Come le prendo?
> Si, esatto.
> Come le prendo? Dipende: a volte in negozio, a volte su internet. Adesso spesso su internet: è più comodo, costano meno? Non lo so. È di moda? Boh. A volte invece preferisco l’usato... L’auto, per esempio: l’ultima l’ho presa a chilometri zero. Che, se ci pensi bene, non è nuova ma non è neanche usata. Cioè: è nuova, ma costa meno, come se fosse usata. Ma di fatto non è usata. Guarda che è interessante...
> Interessantissimo. Di più: appassionante.
> Vero? Ma da quando ti interessi di auto? Non te ne è mai fregato nulla... Strano. Vedi come cambiano le cose.
> Vero: le cose cambiano. Ti chiedevo proprio di questo.
> E non ti ho risposto? Un po’ in negozio, un po’ su internet, la macchina a chilometri zero. Mi sembra di essere stato chiaro. No?
> Chiarissimo. Completo, dettagliato, esaustivo. Non ti è sfuggito qualcosa?
> Il mercato? Il sabato? Le bancarelle? Si vabbè, ci vado. Ma poco, ogni tanto. Piace a mia moglie, ma…
> Lascia perdere il mercato. Ti chiedevo di te. Come reagisci, tu, di fronte alle cose nuove. Che atteggiamento hai? Che fai?
> Che faccio? Se sono incartate le scarto. Poi leggo le istruzioni, metto la batteria, guardo se funziona. Me la godo. Si ecco: una cosa nuova all’inizio io me la godo. Come un bambino. È il suo bello, no? Quando abbiamo una cosa nuova si ridiventa tutti bambini. Non è così?
> Per te di sicuro: un bambino. Perché ti sei rimbambinito. Completamente: quoziente intellettivo basso, bassissimo, età prescolare.
> Io?
> Tu.
> Io? E tu? Vedi invece come sei tu. Lo vedi?
> Io?
> Tu! Io ti confesso che quando apro un pacchetto mi emoziono e ritorno un po’ bambino e tu, subito, mi dai del rimbambinito. Quanta cattiveria.
> Quanta intelligenza...
> Ehh?
> Poca.
> Poca che?
> Poca intelligenza. È mezz’ora che cerco di chiederti di questo cambiamento in azienda: il gruppo che ha riorganizzato la struttura dirigenziale, c’è anche una nuova Divisione. Lo sai?
> Certo che lo so. Si chiama “Divisione Mercato Internazionale” e si occuperà, appunto, di sviluppare tutte le nostre attività oltre confine. Un grande cambiamento. Una novità mica da poco. Lo sanno tutti. Direi che lo sanno anche i bambini, ma non vorrei star qui a fare polemica.
> E allora?
> E allora che?
> Allora se ti chiedo come l’hai presa perché mi rispondi che l’hai presa a chilometri zero e che scarti il pacco e metti le batterie?
> Perché non l’avevo capito.
> Perché sei rimbambinito?
> Perché tu ti esprimi male.
> Io?
> Tu. Sempre. Ti costa tanto fare domande chiare? Tipo: “Hai visto che cambiamenti in azienda? Che te ne pare”? Non è difficile. Uno ascolta e ti risponde. Ma tu parli come un bambino. Di più: come un bambino straniero appena arrivato in un altro paese: “Come prende tu cose nuove? C’è qui cosa nuova che fa tu?” Con rispetto per i bambini stranieri, sia ben chiaro: perché anche un indonesiano di tre anni appena sbarcato in Piazza Maggiore riesce ad esprimersi in un italiano migliore del tuo.
> E allora?
> Allora che?
> Questi cambiamenti?
> Son cambiamenti.
> Profonda analisi.
> Se mi lasci finire... E come tutti i cambiamenti ti fanno venire in mente delle domande. Perché – concentrati che il pensiero è profondo per il tuo livello e non so se ce la fai – tutte le organizzazioni grandi e con una grande storia hanno bisogno di cambiare... Mi segui?
> Grandi organizzazioni. Grande storia. Cambiare.
> Bravo. Perché non c’è altro modi di star dietro ai cambiamenti del mondo. E il mondo cambia velocemente. Come cambia il mondo?
> Velocemente?
> Benissimo. Allora, occhio che viene la parte difficile, domande su questi cambiamenti...
> Vai.
> Ci sono più giovani nelle direzioni aziendali. Un mucchio hanno tra i 35 ed i 40 anni di età. Ti sembra bene?
> A me si. A te?
> Anche. Poi: ci sono più donne nel top management. Faccio i conti: i direttori di Area, quelli che hanno la responsabilità della gestione e dell’erogazione dei servizi sul territorio, sono sei e tre adesso sono donne. Ti sembra bene?
> Mi sembra bene.
> Perché è di moda avere le donne al top o perché son più brave?
> La seconda, temo. Detto da un maschio.
> La nuova Divisione Mercato Internazionale: se lavoriamo sempre di più all’estero a me pare bene avere chi ci sta dietro.
> Giusto. Anche perché se non giochi anche fuori dall’Italia adesso diventa un casino.
> Ultimo punto: i giovani e le donne che sono i pilastri di questo assetto organizzativo rinnovato, pensaci, sono tutti cresciuti in azienda, sono dei nostri.
> E allora?
> Sono cresciuti in azienda. Vengono da qui: sono a chilometro zero.
> Come le auto?
> Ma no. Come le cose che vengono da vicino e sono meglio perché hanno fatto poca strada.
> Hanno fatto poca strada? Ma se li hanno promossi..
> Basta. È troppo.
> Troppo cambiamento?
> Troppo tu.
> Birretta?
> Meglio.
> Alla salute dei cambiamenti.
> Salute. Alla nostra. Poi mi dai l’indirizzo di quel concessionario dei chilometri zero?
> No.

Gente come Noi

La nostra forza

Gente come Noi

notizia 1

di Chiara Filippi

In tre interviste gli ingredienti del successo di Rekeep: passione e responsabilità, voglia di riscatto ed orgoglio, competenza e senso di appartenenza.

LEGGI

Sostenibilità

Un Bilancio “straordinario”
Sostenibilità

notizia 2

di Giancarlo Strocchia e Sara Ghedini

L’insorgenza della pandemia ha inciso inevitabilmente su tutti i processi aziendali, anche quelli che investono la sostenibilità. Il nuovo Bilancio di sostenibilità 2020 del Gruppo Rekeep ne rende conto ma, allo stesso tempo, descrive i grandi passi avanti compiuti in base agli obiettivi.

LEGGI

Crescono in Rete i “fan” di Rekeep
Social

notizia 2

a cura della Redazione

Sembrava una sfida complessa ma si è trasformata in una bella scommessa vinta. Parliamo dell’apertura e dello sviluppo dei canali social di Rekeep e della diffusione di storie e post che raccontano le attività aziendali e l’impegno di ogni singolo operatore, anche e soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria.

LEGGI