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Internazionalizzazione

di Chiara Filippi

Il futuro è oltre confine

Manutencoop punta sull’estero, e lo fa, come è nello stile che la contraddistingue, strutturandosi appropriatamente. A capo di questa nuova divisione è arrivato Danilo Bernardi, in azienda dal 2005 e con alle spalle molte esperienze all’interno di grandi multinazionali. È lui a spiegarci come opererà l’azienda per poter assicurare una storia di successo anche oltre confine.

La crescita all’estero sarà il principale obiettivo di Manutencoop, la scommessa per rilanciare la crescita. E Danilo Bernardi sarà il pioniere che dovrà guidare l’avanzata del Gruppo oltreconfine. A Bernardi è stata, infatti, affidata la guida della Direzione Mercato Internazionale, la struttura che, nella nuova organizzazione, avrà il compito di potenziare le iniziative operative all’estero.

Bernardi, 55 anni, originario di Revine Lago in provincia di Treviso, ha sviluppato la propria carriera professionale ricoprendo diverse funzioni in ambito marketing e sviluppo, in grandi multinazionali come 3M, Siemens, Marriott e Dussmann. In Manutencoop è entrato nel 2005 come Direttore Promozione e Sviluppo del settore Energia e Manutenzioni, per poi diventare, nel 2010, Direttore Promozione e Sviluppo Pubblico, ruolo che ha ricoperto fino all’attuale nuovo incarico.

Bernardi, l’impresa non è semplice, si tratta per Manutencoop di un ambito del tutto nuovo. Come vi state muovendo?

Manutencoop garantisce in Italia un’ampia offerta di servizi a clienti molto diversi, ma uno dei settori in cui vanta un indiscutibile punto di forza è l’offerta di servizi per la sanità: un settore che richiede elevato know how e specializzazione e in cui i servizi che offriamo sono essenziali per supportare l’attività sanitaria. Abbiamo studiato il mercato in alcune aree test e pensiamo siaquesto l’ambito in cui possiamo essere maggiormente competitivi a livello internazionale.

La sterilizzazione si è rivelata, ad esempio, un servizio specialistico che riscuote particolare interesse tra i potenziali clienti stranieri.

Le strutture sanitarie saranno, dunque, il nostro “cliente-target” all’estero ma da un punto di vista geografico su quali aree ci orienteremo?

La nostra attenzione è rivolta principalmente ai paesi emergenti in cui i Governi hanno iniziato recentemente ad investire sul welfare e sulla sanità dedicando risorse a progetti strutturali come la costruzione di nuovi ospedali o all’efficentamento di quelli esistenti. Penso ad esempio alla Cina o ai paesi del Golfo o anche alla Turchia, dove la nostra controllata Servizi Ospedalieri è già presente con alcune partnership strategiche. Guarderemo comunque anche a mercati maturi come gli Usa. Per un motivo molto semplice: gli Stati Uniti sono il mercato per eccellenza, se vogliamo competere con i migliori la partita vera si gioca negli Usa.

Ma quali saranno le leve commerciali su cui punteremo? Parteciperemo a gare internazionali?

Ci stiamo focalizzando su due principali “strade”: da un lato la partecipazione a gare internazionali, da soli o in associazione con partner altamente qualificati, dall’altro la possibile acquisizione del controllo di aziende presenti nelle aree di interesse, attive in servizi affini a quelli che offriamo, che possono diventare la “testa di ponte” per il nostro sviluppo nel paese specifico. Stiamo, proprio in queste settimane, strutturando la Divisione e selezionando figure professionali che abbiano sia competenze commerciali che tecnico-progettuali per dare forza al nostro piano di sviluppo.

“Ci troviamo in una fase analoga a quella che Manutencoop ha affrontato quando, anni fa, si è avventurata oltre il Po e oltre gli Appennini.”

A livello più prettamente operativo come verrà gestita l’erogazione dei servizi?

Ci troviamo e ci troveremo in una fase analoga a quella che Manutencoop ha affrontato anni fa quando ha iniziato la sua crescita fuori dai confini dell’Emilia-Romagna: sarà fondamentale che le iniziative all’estero non siano avulse dalla direzione centrale in Italia, con la storia ed il DNA di Manutencoop e che il collegamento sia stretto ed evidente. Immaginiamo che il management e i responsabili operativi “partano” principalmente da qui portando negli appalti o nelle società all’estero il nostro modo distintivo di fare impresa e tutta la nostra esperienza nella progettazione ed erogazione dei servizi.

Insomma una bella sfida, difficile ma sicuramente entusiasmante…

Esatto. Ci aspetta un compito difficile ma allo stesso tempo estremamente stimolante, che ci porta ad aprirci a nuove culture, nuovi linguaggi e ad avere anche nuovi punti di vista rispetto ai servizi che tradizionalmente svolgiamo. Noi faremo del nostro meglio per vincere la sfida, ma credo che sia fondamentale che questa nuova “impresa” sia condivisa in azienda a tutti i livelli. È importante che lo sviluppo all’estero sia l’obiettivo di tutta Manutencoop. Se saremo tutti insieme focalizzati su questa linea avremo la forza per ottenere all’estero gli stessi successi raggiunti da Manutencoop quando da Bologna si avventurò oltre il Po e oltre gli Appennini. Con lo stesso spirito di allora ogni sfida sarà alla nostra portata!

Dicembre 2015

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