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Sei in: webAmbiente / numero 2 - 2015 / Dove sta andando il Facility Management?

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traduzione: eng | عربي

di Chiara Filippi

Dove sta andando il Facility Management?

Non è facile prevedere quali direzioni prenderà l’evoluzione del Facility Management, ma sicuramente la crisi economica e una mutata domanda da parte dei clienti pubblici e privati stimolano a trovare sbocchi nuovi e tecnologicamente avanzati. Ne parliamo con Maurizio Massanelli, direttore tecnico – commerciale di Manutencoop Facility Management.

Il mercato del Facility Management, lo ha sottolineato anche il presidente Levorato nel suo intervento in Assemblea dei Soci, non è più lo stesso. O meglio, complice la crisi macroeconomica di questi anni, sta cambiando decisamente. Ma in che direzione sta evolvendo? E Manutencoop è pronta a rispondere ad una nuova e diversa domanda? Per quanto è possibile prevedere, quale sarà il futuro del settore? Ne abbiamo parlato con Maurizio Massanelli, Direttore Tecnico – Commerciale di Manutencoop Facility Management.

Ingegner Massanelli, è davvero cambiato il Facility Management in questi anni di crisi? Che prospettive ci sono oggi e come sta orientando la propria offerta Manutencoop?

Negli ultimi anni, effettivamente il mercato del Facility Management è radicalmente cambiato: si è trattato di un vero e proprio mutamento di prospettiva dettato dalla minor “ricchezza” complessiva disponibile, soprattutto nel nostro Paese.

Oggi, sia nel settore pubblico che nel privato, la mancanza di disponibilità finanziarie per investimenti costringe a prospettive temporali molto brevi, si preferisce gestire la spesa corrente, privilegiando le soluzioni che permettono di contenere al massimo i costi.

I principali operatori del facility management, e tra loro ovviamente anche Manutencoop, stanno, quindi, modificando la loro offerta focalizzandosi su soluzioni, come il global outsourcing o l’efficientamento energetico, che, ripaghino gli investimenti a carico dell’investitore attraverso i risparmi conseguiti rispetto alla spesa storica.

Mi riferisco, ad esempio, ad investimenti relativi all’efficienza energetica, allo space planning oppure alle tecnologie applicate alla gestione e monitoraggio dei servizi e degli immobili.

Diventerà probabilmente sempre più decisiva l’informatizzazione delle attività per garantire trasparenza e governo dei servizi?

SE FOSSE
UN LIBRO...

“Va’ dove ti porta il cuore” (1994)

scritto da Susanna Tamaro

Bestseller degli anni novanta, il romanzo narra dell’eredità sentimentale di Olga in una lunga intima confessione epistolare con la nipote in cerca di fortuna all’estero del Ngong.

Sicuramente, ma si tratta di una tendenza già in atto da tempo. Per quanto ci riguarda possiamo dire, con orgoglio, che l’informatizzazione delle nostre attività è ormai totale: tutto il processo di erogazione dei servizi - dal censimento del patrimonio immobiliare fino alla customer satisfaction, passando per la gestione delle attività, la reportistica e la comunicazione con il clienti - è gestito con supporti informatici sviluppati ad hoc dal nostro Gruppo.

E questo vale per l’insieme dei servizi che offriamo, dalle attività di cleaning, fino alla gestione energetica. Il tutto è fruibile da PC, smartphone e tablet con sistemi Microsoft, Ios e Androiod senza investimenti o acquisto di licenze a carico del cliente.

Non è un caso, ovviamente, se Manutencoop è leader nel settore: abbiamo sempre saputo innovare e investire in innovazione.

Ma possiamo aspettarci, nel medio periodo, un ripresa del settore? Cosa è possibile prevedere per i prossimi mesi?

Poiché il Facility Management è un settore anticiclico, per quanto riguarda i prossimi mesi ci attendiamo un periodo ancora complesso, a causa della congiuntura macroeconomica negativa che continua a interessare il nostro Paese.

“Alcune tendenze innovative sono già oggi in atto, come l’utilizzo di strumentazioni per il controllo degli impianti o l’efficientamento dei costi di gestione degli immobili dal punto di vista energetico.”

L’auspicio è che, con la ripresa, la clientela privata e pubblica riescano ad avere una prospettiva di più ampio respiro e possano affrontare in modo strategico la spesa per servizi agli immobili considerando il costo del ciclo di vita dell’immobile stesso, senza avere come unico driver il prezzo.

Ci tengo, tuttavia, a sottolineare che alcune tendenze innovative sono già oggi in atto e sicuramente si consolideranno nei prossimi anni. Penso all’utilizzo di strumentazioni sempre più avanzate per il controllo delle attività e degli impianti, ma anche all’efficientamento dei costi di gestione degli immobili dal punto di vista energetico.

Tendenza, quest’ultima, incentivata anche dagli obiettivi in materia di sostenibilità ambientale imposti a livello europeo ed internazionale.

Per quanto riguarda la tipologia di servizi offerti, quali sono le attività su cui sarà opportuno investire maggiormente?

Sul fronte delle tipologie di servizi offerti si dovrà puntare su tutti quegli ambiti non tradizionalmente esternalizzati, quali, ad esempio, la logistica sanitaria e, in generale, tutti i servizi legati al benessere dell’utenza all’interno dell’immobile.

L’obiettivo non sarà più assicurare soltanto il buon funzionamento di uno stabile, ma il welfare di chi lo utilizza. Infine, il futuro si giocherà in larga parte attraverso soluzioni in grado di garantire una maggiore conoscenza dei costi di gestione degli immobili, unitamente a strumenti di supporto alle decisioni che possano assicurare una gestione sempre più efficace ed efficiente.

Building Information Modeling, Decision Support System, Total Monitoring saranno, quindi, le parole chiave.

Luglio 2015

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