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Sei in: webAmbiente / numero 3 - 2014 / Un viaggio nel cuore di Manutencoop

Responsabilità sociale

traduzione: eng | عربي

di Chiara Filippi

Un viaggio nel cuore di Manutencoop

Se la crisi non accenna ad arretrare, Manutencoop continua a procedere in avanti. Il recente Bilancio Sociale, infatti, tratteggia il profilo di un’azienda che non mette di avere fiducia nel futuro.

Quanto e che tipo di lavoro crea Manutencoop? A chi ha redistribuito la ricchezza prodotta con la sua attività? Cosa fa per contribuire al risparmio energetico ed alla sostenibilità ambientale? Per rispondere a tutti questi interrogativi e per conoscere davvero Manutencoop non c’è niente di meglio del Bilancio sociale.

SE FOSSE
UNA CANZONE...

“Piece of My Heart”(1967)

di Erma Franklin

Singolo scritto da Jerry Ragovoy e Bert Berns fu portata al successo nel 1968 da Janis Joplin e la Big Brother and the Holding Company.

Chiunque “abbia a che fare” con un’azienda (gli studiosi parlerebbero più correttamente di “stakeholder”) sia esso un dipendente, un fornitore, un socio o anche un semplice cittadino che vive in prossimità dell’impresa, dovrebbe, almeno una volta l’anno, prendersi la “briga” di leggerne il Bilancio di rendicontazione sociale: avrebbe così gran parte delle informazioni utili per valutare l’impresa con cui si sta rapportando. Perché se è vero che per una azienda è fondamentale generare utili dandone conto nel proprio bilancio economico, è altrettanto importante spiegare (e sapere) come questi risultati sono stati prodotti, con quali conseguenze e quali effetti. Manutencoop ha recentemente pubblicato il Bilancio sociale 2013: il documento, disponibile in versione completa sul sito web www.manutencoop.it, scandaglia l’attività del Gruppo per raccontare, appunto, cosa c’è dietro i risultati raggiunti e quali sono gli obiettivi futuri.

Per i lettori di Ambiente proponiamo una sintesi dei principali dati con l’auspicio che queste poche informazioni siano di stimolo per un successivo approfondimento.

IL VALORE AGGIUNTO
OVVERO “CHI SI È ARRICCHITO”

Da un punto di vista dell’attività imprenditoriale il 2013 è stato per il Gruppo un anno non facile: la persistente crisi economica, un mercato sempre competitivo, la conseguente riduzione dei margini hanno creato non poche difficoltà ma, seppur in un contesto complicato, il Gruppo è riuscito a registrare risultati stabili mantenendo ricavi superiori ad un miliardo di euro ed un risultato netto di quasi 14 milioni di euro. Quanta ricchezza economica è stata prodotta dall’azienda e come è stata distribuita agli stakeholder? La misura della ricchezza prodotta è data dal cosiddetto “valore aggiunto”: tale valore è stato per il Gruppo Manutencoop nel 2013 pari a complessivi 477.216 milioni di euro e per oltre l’80% è stato redistribuito, sotto forma di salari e stipendi, al personale. Il 7,5 % è andato, invece, ai finanziatori (ad esempio gli istituti di credito che “prestano” denaro al Gruppo), il 5,2% alla Pubblica Amministrazione sotto forma di imposte ed oneri, il 2,6% è stato reinvestito in azienda mentre circa lo 0,3% pari ad oltre un milione di euro è stato redistribuito sul territorio sotto forma di liberalità e sponsorizzazioni.

IL LAVORO
L’elemento fondamentale per valutare l’operato di Manutencoop è sicuramente la sua capacità di produrre occupazione: per un gruppo come Manutencoop che fa capo ad una cooperativa di produzione e lavoro non è sufficiente (anche se è fondamentale) avere i conti a posto se questo non si traduce anche in un aumento delle opportunità occupazionali per soci e dipendenti. Manutencoop lo ha fatto? Lo ha fatto nel 2013 (peraltro va segnalato che ad oggi il numero dei dipendenti complessivo è già passato da 18.000 ad oltre 20.000) e lo fa da oltre 13 anni: nel 1999 i lavoratori erano poco più di 4500, da allora, al netto della cessione della società Manutencoop Servizi Ambientali, sono sempre stati in crescita. E quale tipo di lavoro ha garantito Manutencoop? Un lavoro stabile con oltre il 96% dei dipendenti assunto a tempo indeterminato, il 64% donne e il 20,8% lavoratori nati all’estero che, spesso, trovano in Manutencoop la prima opportunità lavorativa stabile e “in regola”. Ed anche un lavoro supportato da una rete di progetti di welfare aziendale: dall’assistenza sanitaria gratuita per favorire salute e prevenzione, ai soggiorni residenziali estivi per permettere ai lavoratori di conciliare meglio i tempi di vita ed i tempi di lavoro, fino alle borse di studio per sostenere economicamente la formazione dei figli dei dipendenti.

CLIENTI E FORNITORI
Nel 2013 Manutencoop, pur scontando la generale crisi economico-finanziaria, ha saputo crescere dal punto di vista commerciale attraverso nuove aggiudicazioni e rinnovi di commesse già in portafoglio per un valore complessivo pari 903 milioni di euro. Degli stessi, 470 milioni sono relativi a nuove aggiudicazioni. Significa che, pur con le difficoltà del caso, il Gruppo continua a fornire soluzioni innovative e risposte efficienti ai bisogni del mercato. Sul versante dei fornitori, nell’ultimo anno Manutencoop ha ridotto il numero degli interlocutori rafforzando la fidelizzazione e valorizzando la partnership. La rete fornitori mantiene un’ampia diffusione geografica che permette una buona copertura del territorio, a vantaggio del cliente, dell’azienda e delle economie territoriali. Per gestire con maggiore efficienza il rapporto con i fornitori con un occhio anche alla sostenibilità ambientale Manutencoop, attraverso il progetto denominato “EVO” sta, inoltre, procedendo sulla strada della digitalizzazione dei processi di acquisto: nel 2013 sono stati emessi 28.495 voucher digitali in sostituzione degli analoghi documenti cartacei.

SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
Manutencoop è da tempo attenta ai temi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico nello svolgimento delle proprie attività di business. Con gli obiettivi principali di risparmiare acqua ed energia, utilizzare prodotti sempre più sicuri e naturali e favorire, parallelamente, l’educazione ambientale, sia dei lavoratori, sia di clienti e partner che concorrono con Manutencoop alla realizzazione del servizio. Sul fronte dei prodotti e dei materiali utilizzati, nel 2013, è aumentato l’utilizzo di prodotti verdi, con una crescita del 29% rispetto al 2012. In particolare sono stati acquistati prodotti chimici per complessivi kg 4.715 e litri 15.061, carta per 103.322.413 unità. Sul versante dell’energia, nel corso del 2013, sono diminuiti i consumi relativi a sedi e uffici, automezzi e mezzi di lavoro e impianti elettrici. Grande impegno è stato speso anche nella gestione dei rifiuti, propri e dei clienti: lo smaltimento dei rifiuti intermediati (ovvero prodotti dal cliente) ha registrato un incremento del 10% dei rifiuti recuperati e destinati al riciclo, mentre per quanto riguarda i rifiuti propri nel 2013 sono stati recuperati, in percentuale sul totale, quasi il doppio dei rifiuti rispetto al 2012. Infine sul versante della gestione documentale, Manutencoop ha da tempo avviato un processo di efficientamento dei servizi a supporto della stampa. Questo processo ha garantito un risparmio di circa il 33% annuo dei consumi di elettricità e utilizzo di materiali (carta e toner). Anche per il 2013, inoltre, è stato attivato il progetto Carbon Zero, che ha consentito di neutralizzare le emissioni di CO2 prodotte dalla stampa di 59,5 milioni di pagine (+ 3,5 milioni rispetto al 2012), pari a 338,44 tonnellate di CO2.

VERSO IL BILANCIO 2014
Manutencoop è, ovviamente, già al lavoro per il documento 2014: l’obiettivo è adottare con sempre maggiore rigore e precisione gli standard riconosciuti a livello nazionale e internazionale in ambito di rendicontazione sociale. Già nell’edizione 2013 è stata coinvolta, fin dall’avvio della redazione, una società di certificazione che ha analizzato il Bilancio sociale dal punto di vista dei contenuti e degli approcci metodologici e organizzativi adottati in fase di realizzazione del rapporto. Sono stati individuati gli aspetti del documento che dovranno essere migliorati e i passi e le azioni da compiere per intraprendere la strada dell’asseverazione (assurance), ovvero del processo di valutazione e certificazione da parte di terzi del Bilancio sociale.

Rita Ghedini

RITA GHEDINI

Una donna per Legacoop Bologna

Rita Ghedini è la nuova presidente di Legacoop Bologna. La designazione è avvenuta all’unanimità da parte dei 277 delegati al congresso provinciale. Ghedini guiderà l’associazione per i prossimi quattro anni prendendo il posto di Gianpiero Calzolari.

“Oggi per me è stata la giornata dell’ascolto - ha detto la neo presidente nel suon primo intervento - nelle prossime settimane, a partire dall’agenda di mandato che è stata illustrata al congresso, costruiremo il nostro programma di lavoro.

L’occupazione sarà il nostro assillo: da proteggere, da sviluppare, da qualificare. Per farlo dovremo impegnarci ad individuare misure e strumenti per affrontare la crisi produttiva, soprattutto in alcuni settori, per accompagnare e sostenere nello sviluppo, nell’innovazione, nell’internazionalizzazione tutte le nostre imprese. Sarà un mandato impegnativo perché le sfide che abbiamo davanti sono grandi, ma sono ottimista. Sono ottimista perché conosco la qualità delle nostre cooperative e quella delle migliaia di soci che ogni giorno mettono rigore, disponibilità, fantasia, impegno e passione per far crescere le cooperative e l’associazione.” Rita Ghedini, 54 anni, è stata vicepresidente di Legacoop Bologna dal 2002 al 2008; presidente della cooperativa sociale Cadiai dal ‘99 al 2008; senatrice della Repubblica Italiana per due mandati, dal 2008 fino allo scorso ottobre. Si è dimessa dal Senato il 16 ottobre 2014, a seguito della candidatura alla presidenza di Legacoop Bologna.

Alla presidenza di Legacoop Emilia Romagna e di Legacoop Nazionale sono stati, invece, confermati rispettivamente Mauro Lusetti e Giovanni Monti.

La Cassazione dice no a misure cautelari

INCHIESTA EXPO

La Cassazione dice no a misure cautelari

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Milano che disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari per il Presidente di Manutencoop Claudio Levorato nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta Expo. Il ricorso, presentato dalla difesa di Levorato, contro l’ordinanza del Tribunale del Riesame di Milano è stato esaminato dalla Cassazione lo scorso 2 dicembre. L’ordinanza del Riesame, lo ricordiamo, era stata disposta, il 31 maggio scorso, in seguito all’appello presentato dai Pubblici Ministeri contro la decisione del Giudice per le indagini preliminari che, già l’8 maggio scorso, aveva ritenuto di non autorizzare alcuna misura cautelare. Precisiamo che la richiesta di arresti domiciliari, disposta dal Riesame, non è mai stata eseguita proprio perché, come previsto a norma di legge, si attendeva il pronunciamento della Corte di Cassazione.

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