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Sostenibilità

traduzione: eng | عربي

di Elisa Petrini

Utilizzati e “riprodotti”

Servizi Ospedalieri ha partecipato a Ferrara alla fase sperimentale del progetto LIFE+ LOWaste, promosso da Impronta Etica per la creazione di un distretto dove la filiera del riciclo parte dall’impresa per finire nelle piattaforme di recupero. E oggi dai tessuti tecnici sanitari rinascono 24 prototipi di qualità.

Si è conclusa lo scorso giugno la fase sperimentale del progetto LIFE+ LOWaste, che ha promosso con successo a Ferrara un modello di economia circolare basato sulla prevenzione, il riuso e il riciclo dei rifiuti, un progetto in cui Servizi Ospedalieri S.p.A ha avuto un ruolo importante nel conferimento di rifiuti tessili da trasformare in “riprodotti”, ovvero prodotti creati utilizzando materiale di recupero. Un’esperienza innovativa, in cui, partendo da alcune sperimentazioni pilota, si sono create le basi per la nascita di un vero e proprio distretto locale di “economia verde circolare”: un distretto formato da operatori dei rifiuti, piccole piattaforme di recupero, artigiani e imprese impegnati nella valorizzazione delle materie di scarto e nella produzione di “riprodotti”.

SE FOSSE
UN FILM...

“Trashed” (2012)

di Candida Brady

Film documentario prodotto e interpretato dal premio Oscar Jeremy Irons; un viaggio attorno al mondo per spiegare le conseguenze dell’inquinamento.

 

Il progetto è stato sviluppato tra il 2011 e il 2014 dal Comune di Ferrara, in partnership con la cooperativa sociale “La Città Verde”, da Impronta Etica, network di imprese italiane impegnate nella promozione della Responsabilità Sociale di Impresa di cui Manutencoop è socia, da RReuse, rete europea di imprese sociali che operano nel settore del recupero e riciclo dei rifiuti e dal gestore dei rifiuti del territorio, Hera.

Il progetto LOWaste, sostenuto dalla Commissione Europea tramite un cofinanziamento del fondo LIFE+, ha promosso l’analisi delle filiere di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti del territorio ferrarese individuando quattro frazioni a potenziale elevato valore aggiunto ma attualmente destinate allo smaltimento o a forme di recupero a basso valore aggiunto: tessile sanitario, inerti da demolizione, arredi urbani e attrezzature ludiche, e oli e scarti alimentari. Partendo da questa analisi sono stati avviati progetti pilota che hanno permesso di recuperare alcune frazioni di rifiuto ed attivare processi produttivi su scala locale. Ogni pilota ha creato una filiera circolare di istituzioni e operatori in grado di realizzare l’intero ciclo che va dalla produzione del rifiuto alla commercializzazione dei riprodotti su una scala territoriale locale (a seconda dei casi da comunale a regionale).

I numeri

32progetti individuati

24prototipati

23designers e makers
coinvolti nella progettazione

90 tonnellate/anno
di tessile sanitario sottraibili allo smaltimento in discarica messe a disposizione dei Servizi Ospedalieri

67tonnellate di CO2
risparmiate per il mancato smaltimento

90 tonnellate
di materia prima non utilizzate per la produzione di nuovi prodotti

2.159 tonnellate di CO2
risparmiata utilizzando materia prima riutilizzata

UN TESSUTO PER 24 PROTOTIPI
Servizi Ospedalieri S.p.A., da sempre interessata alla sperimentazione e alla promozione di soluzioni per il riciclo dei materiali tessili utilizzati nell’ambito della propria attività di lavaggio e noleggio della biancheria sanitaria, ha scelto di aderire al progetto LOWaste, attraverso il conferimento dei materiali di scarto del T.T.R. (acronimo che sta per Tessuto Tecnico Riutilizzabile), materiale utilizzato per i kit sterili da sala operatoria. Il T.T.R. è un composto di fibre di nuova generazione (trilaminato e microfibra) in grado di garantire un’elevata impermeabilità ai liquidi, rilascio ridotto di particelle e traspirabilità, che grazie alle loro caratteristiche fisiche, dopo ogni ciclo di sterilizzazione sono perfettamente riutilizzabili, mantenendo inalterate le proprie prestazioni. Una volta divenuto inutilizzabile, il tessuto viene, di norma, sanificato, disinfettato e iniziato alle procedure di smaltimento.

Nell’ambito del progetto LOWaste è stata lanciata una “Call for ideas” grazie alla quale sono stati raccolti ben 32 progetti di riutilizzo del T.T.R. sviluppati da designers e makers di tutta Italia, che hanno portato alla creazione di 24 prototipi tra cui: abbigliamento tecnico per mare e montagna, gadget fieristici, cuscini e sedie per l’arredamento di casa e ufficio, borse astucci e sacche.

Grazie alla firma di un accordo tra i promotori del progetto e le aziende coinvolte nella sperimentazione – tra cui Servizi Ospedalieri - si intende dare seguito alla sperimentazione promuovendo, nei prossimi mesi, l’effettiva nascita di un mercato di ri-prodotti LOWaste.

FOCUS

La filiera del tessile sanitario

RIFIUTO DI PARTENZA:

Materiali tessili da sala operatoria (T.T.R.)

SOGGETTI DEL PROGETTO PILOTA:

  • Servizi Ospedalieri S.p.A.
  • Coop. Sociale La Piccola Carovana
  • Coop. Sociale La Città Verde

RIPRODOTTI SVILUPPATI:

  • Gadget fieristici
  • Borse, astucci e sacche
  • Arredamento (cuscini e sedie)
  • Abbigliamento tecnico per mare e montagna

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