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Sei in: webAmbiente / numero 3 - 2013 / Per non correre rischi “Staisicuro”

Innovazione

traduzione: eng | عربي

di Chiara Filippi

Per non correre rischi “Staisicuro”

La sicurezza non è solo un obbligo di legge per le aziende, ma un vero e proprio stile di vita quotidiano. il servizio prevenzione e protezione di MFM ha scelto di ribadire l’importanza di questo imperativo attraverso una campagna di comunicazione interna. Si chiamerà “STAISICURO” e prenderà il via con il calendario allegato a questo numero.

Si chiama “STAISICURO” ed è la nuova campagna di comunicazione interna avviata da Manutencoop per favorire una più radicata sensibilizzazione alla sicurezza sul lavoro. Anche se a Maurizio Bertelli, responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del Gruppo Manutencoop, il termine “sicurezza sul lavoro” non piace granchè: “Dobbiamo fare un passo avanti – spiega – la sicurezza deve diventare uno stile di vita: vogliamo trasmettere ai nostri dipendenti non solo l’importanza di tutelarsi sul luogo di lavoro ma anche, e soprattutto, nella vita quotidiana.

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IN EVIDENZA
(i dati si riferiscono alla sola MFM)

1.373 infortuni su 13.554 dipendenti

28.627 giorni complessivi di assenza per infortunio

27.000 ore di formazione sulla sicurezza

120.000 euro l’investimento per le dotazioni di protezione individuale

3,4 milioni di euro il costo del premio assicurativo Inail

Questo è l’obiettivo di Manutencoop: promuovere tra i propri dipendenti uno stile di vita sicuro”. Bertelli, per intenderci, è la persona che gestisce e coordina l’insieme delle attività e degli strumenti che l’azienda deve mettere in atto per “preservare” dai rischi professionali i lavoratori. Una sorta di “grillo parlante” con il compito di mettere in guardia i dipendenti dai possibili pericoli. In sostanza Bertelli e la squadra di 17 persone che nel Gruppo operano nel Servizio Prevenzione e Protezione devono identificare quali sono i rischi che può correre un addetto alle pulizie o un manutentore, indicare tutte le soluzioni utili per ridurli al minimo ed i percorsi formativi e informativi necessari. “Staisicuro”, che avrà durata biennale, prenderà il via da questo numero di Ambiente con il Calendario 2014 (staccabile al centro della rivista) con le vignette di Michele Bernardi, fumettista ed illustratore, firma di svariati video in animazione per artisti rock e “animatore” in passato della Pimpa di Altan e “La Linea” di Cavandoli. Le vignette torneranno sui prossimi numeri di Ambiente e diventeranno elementi di arredo per le varie sedi del Gruppo mentre, a partire dalla metà del 2014, sui siti web e sui social del Gruppo troveranno spazio delle “pillole di sicurezza”: brevi clip video con istruzioni e consigli per “stare sicuri”. La nuova campagna è, però, solo la punta dell’iceberg delle azioni messe in atto dal Gruppo Manutencoop in materia di sicurezza: “Manutencoop – spiega Bertelli – è sempre stata particolarmente sensibile a questo tema, anche al di là o, per meglio dire, oltre le prescrizioni di legge. Tenuto conto, poi, che gli oltre 18.000 dipendenti sono, per lo più, sparsi in una miriade di cantieri su tutto il territorio nazionale, portare avanti in modo capillare politiche in materia di sicurezza non è semplice: “Non sono molti i Gruppi che hanno un servizio prevenzione composto da così tante persone alle quali si aggiungono – prosegue Bertelli – 25 medici del lavoro convenzionati in tutta Italia”. Solo il costo delle cosiddette “dotazioni di protezione individuale” come scarpe antinfortunistiche, guanti, caschi ecc. ammonta, per la sola Manutencoop Facility Management, in media a 120.000 euro annui mentre il premio assicurativo Inail, vale a dire il costo dell’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali a carico dei datori di lavoro, nel 2012 è stato, solo per la Capogruppo, pari a 3,4 milioni di euro. Sempre nel 2012 si sono svolte in azienda, in materia di sicurezza, 27.000 ore di formazione.

CERTIFICAZIONI

Sicurezza certificata

Non solo il Gruppo Manutencoo investe in sicurezza e ritiene la sicurezza sul lavoro un proprio prioritario obiettivo, ma sia la capogruppo Manutencoop Facility Management, sia Mia S.p.A. hanno anche scelto di ottimizzare i propri standard in materia di salute e sicurezza sul lavoro, conseguendo la certificazione del proprio Sistema di Gestione secondo la norma internazionale BS OHSAS 18001 (Occupational Health & Safety Assessment Series). Tale certificazione consente alle Aziende di strutturare attività in materia di salute e sicurezza che non si limitano unicamente a garantire il rispetto della normativa cogente, ma che, tese al miglioramento continuo, creano valore aggiunto alle proprie prestazioni. In tal senso, MFM si è dotata di un’organizzazione che permette di gestire e di migliorare in “modo sistemico” la sicurezza dei lavoratori attraverso l’identificazione dei pericoli, la valutazione dei rischi, l’individuazione delle modalità di controllo da parte dei responsabili. Obiettivi primari sono, quindi, sensibilizzare i dipendenti sulla prevenzione in materia di salute e sicurezza, avvalorare il monitoraggio dell’attività, al fine di ridurre il numero di infortuni e di incidenti, definire obiettivi di miglioramento del sistema coerenti con la propria politica per la sicurezza e, non ultimo, l’obiettivo di favorire il coinvolgimento di tutto il proprio personale nello sviluppo del sistema stesso. Proprio nell’ottica di migliorare continuamente l’impegno in favore della sicurezza Manutencoop Facility Management ha scelto di dotare, nell’ambito di un progetto che verrà progressivamente esteso, la sede centrale di Zola Predosa di un defibrillatore formando appositamente un gruppo di dipendenti all’utilizzo dello strumento e alla rianimazione cardiopolmonare.

“Qualcuno può obiettare che la formazione è obbligatoria – commenta Bertelli – ma, vorrei segnalare, che ancora oggi in molte aziende, in particolare in settori come il cleaning, purtroppo, non è scontato. Ad esempio credo che poche imprese applichino in modo sistematico e strutturato le prescrizioni relative all’attestato di avvenuto addestramento necessario ai fini dell’assunzione”. Del resto gli investimenti in sicurezza non solo permettono di tutelare al meglio la salute dei lavoratori, ma sono anche convenienti: “È chiaro che il principale obiettivo del nostro Servizio è garantire l’incolumità dei dipendenti ma, facendo questo, cerchiamo di evitare anche un aggravio di costi per l’azienda. Un’ambiente di lavoro sicuro e personale ben addestrato e formato consentono di ridurre drasticamente la probabilità di infortuni e gli eventuali costi conseguenti”. I costi, infatti, sono riconducibili a due voci: per costi indiretti si intendono, ad esempio, l’integrazione dei salari per la quota non coperta da Inail o i danni legati all’interruzione dell’attività lavorativa a causa di un incidente. I costi indiretti, invece, che rappresentano circa i tre quarti della spesa, sono i costi per formare il sostituto del dipendente infortunato, i danni materiali conseguenti ad un incidente, il costo delle attività di indagine, compilazione di verbali e rapporti con le autorità di controllo. “Senza contare – aggiunge Bertelli – che l’assenza o la sostituzione di un dipendente esperto con uno meno formato si ripercuote sui carichi di lavoro dei colleghi e questo è, a volte, alla base di conflittualità in ambito lavorativo”.

SE FOSSE
UN LIBRO...

“L'Anulare” (1994)

scritto da Yoko Ogawa

Una disattenzione sul posto di lavoro costa la falangetta dell’ indice a una ventenne che inizia una nuova carriera nel singolare negozio del signor Deshimaru.

Ma i risultati di tanto impegno alla fine si vedono? Ovvero chi lavora in Manutencoop può sentirsi “sicuro”? Bertelli per rispondere snocciola numeri e indicatori: “In Manutencoop incidenza degli infortuni (ovvero il numero degli infortuni rapportato al numero dei lavoratori), frequenza e gravità degli stessi sono in linea con i valori rilevati nei nostri settori di attività. Anche le tipologie di infortunio rilevate sono legate all’attività svolta: ad esempio nel settore delle pulizie in ambito civile sono più frequenti gli “infortuni in itinere” perché il personale spesso opera su più cantieri e deve spostarsi. Quanto alle tipologie ad esempio nel cleaning sono più frequenti casi di lesioni alle mani o problemi alla regione lombare, in quasi il 70 % dei casi si tratta di contusioni, lesioni da sforzo o distorsioni”. Tra i manutentori, invece, aumentano le ferite e le cadute: “In questo caso il numero degli infortuni è decisamente inferiore ma, quando si verificano, sono più seri. Il manutentore è più portato ad operare nel rispetto delle norme di sicurezza – commenta Bertelli – perché sa che una disattenzione quando interviene, ad esempio, su un quadro elettrico può essere fatale. Nelle pulizie, invece, il maggior rischio è dovuto al fatto che si tratta di un lavoro ripetitivo: la ripetitività fa sì che il dipendente finisca col sottovalutare il pericolo adottando comportamenti non sicuri. Gli infortuni, spesso non gravi, sono dovuti principalmente a questo”. Ed è proprio per far in modo che il pericolo non venga sottovalutato che è nata l’idea di “Staisicuro”: “I corsi di formazione, la protezione individuale, l’addestramento sono fondamentali ma, a volte, non bastano: la campagna vuole essere una sorta di promemoria. Un calendario, una vignetta simpatica, un poster o un video divertente speriamo possano servire per ricordare che non bisogna mai, sul lavoro come a casa, abbassare la guardia”.

COMUNICAZIONE

Una campagna lunga due anni

Staisicuro avrà durata biennale, prenderà il via da questo numero di Ambiente con il Calendario 2014 (staccabile al centro della rivista) e la prima di una serie di vignette di Michele Bernardi, fumettista ed illustratore. Le vignette diventeranno un appuntamento fisso dei prossimi numeri di Ambiente e saranno poi proposte su pannelli ed elementi di arredo per le varie sedi del Gruppo. A partire dal 2014 sui siti web e sui social del Gruppo troveranno spazio “pillole di sicurezza”: brevi clip video con istruzioni e consigli per “stare sicuri”. La campagna accompagnerà i lavoratori per i prossimi 2 anni.

 

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