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Speciale Assemblea

traduzione: eng | عربي

di Chiara Filippi

Saldi in mezzo alla crisi

Non che le conseguenze della congiuntura economica negativa abbiamo risparmiato del tutto il Gruppo Manutencoop, ma sicuramente i risultati presentati dal presidente Levorato nel corso dell’ultima assemblea di Pavia hanno tratteggiato il profilo di un’azienda capace di restare salda e orientata all’efficienza, doti che hanno permesso di ottenere un’altra “stagione” di crescita.

Nonostante la turbolenza che scuote i mercati e l’economia del Paese che stenta a riprendersi, il Gruppo Manutencoop continua a mantenersi stabile. “Continuiamo ad essere una fonte di reddito e di sicurezza per oltre 18.000 famiglie, mantenendo una sostanziale stabilità dei risultati economici pur in un contesto generale difficile e preoccupante” come ha avuto modo di spiegare il presidente di Manutencoop Società Cooperativa, Claudio Levorato, illustrando i risultati consolidati 2012 di Manutencoop Società Cooperativa nel corso dell’annuale Assemblea dei soci che si è svolta quest’anno a Chignolo Po, in provincia di Pavia.

Il Gruppo non registra più le percentuali di crescita a due cifre degli anni passati, ma, di questi tempi, ottenere anche soltanto risultati stabili o in leggera crescita è già un successo.

I ricavi consolidati del Gruppo (ovvero l’insieme dei ricavi della Cooperativa e di tutte le sue controllate, compresa l’”ammiraglia” Manutencoop Facility Management) nel 2012 sono stati pari a 1.077,7 milioni di euro (poco più di 3 milioni in meno rispetto al 2011).

Il tasso di crescita medio negli ultimi 13 anni (Cagr 1999-2012) si mantiene tuttavia elevato: +14,4% nonostante negli ultimi 3-4 anni il Gruppo abbia dovuto fronteggiare la perdita di clienti quali il Gruppo Fiat (che ha scelto di reinternalizzare il facility) e la cessione del ramo d’azienda dedicato ai Servizi Ambientali, attività in un mercato difficile che rischiava di mettere in serio pericolo la stabilità finanziaria del Gruppo.

Alla stabilità del fatturato è corrisposta comunque una persistente crescita dell’occupazione: i dipendenti del Gruppo, a fine 2012, risultavano ben 18.586. Una crescita che è anche la conseguenza del piano di ristrutturazione avviato nell’ultimo triennio, processo che ha visto la fuoriuscita di attività a basso contenuto di lavoro a fronte di un incremento delle attività operative labour intensive.

SE FOSSE
UNA CANZONE...

“Money for Nothing”
(1985)

dei Dire Straits

Singolo estratto dall’album Brothers in Arms, tra gli Lp
più venduti della storia e
tra i primi ad essere masterizzato su cd.

Con l’aumento dei dipendenti procede spedito anche il radicamento del Gruppo praticamente in tutte le regioni italiane: Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto e Lombardia in testa, Umbria e Valle d’Aosta le ultime conquiste. Resta fuori, per il momento, solo la Basilicata.
Per il volume del fatturato consolidato siamo senza dubbio il Gruppo leader in Italia nel settore del facility management, sia nel segmento pubblico che in quello privato. Il mercato del facility non cresce più con tassi del 7-8% come negli anni passati: in alcuni casi assistiamo, Fiat ne è un esempio, a veri e propri processi di reinternalizzazione dei servizi; in linea generale si punta ad efficientare e ridurre costi, il privato taglia decisamente i propri costi mentre il pubblico ha ormai da tempo imboccato la strada della spending review.

Questo scenario ha scatenato nel settore un ulteriore inasprimento della concorrenza che si è tradotto sia in un deciso incremento del contenzioso giudiziario attraverso riscorsi non solo amministrativi ma anche in sede penale, sia nella ricomparsa di forme di sfruttamento del lavoro, lavoro nero o formule contrattuali illecite.

“Nonostante tutto – ha commentato Levorato di fronte alla platea dell’Assemblea (oltre 1300 quest’anno i partecipanti) – teniamo però anche sul piano della redditività”: 60 milioni di euro il risultato operativo di quest’anno (68,9 nel 2011) e un risultato netto in decisa crescita pari a 33,4 milioni di euro contro gli 11,8 del 2011, con la “complicità” dell’alleggerimento della pressione fiscale introdotta dal Governo Monti (rimborso Irap su costi del personale dipendente 2007-2011).

Nota dolente l’indebitamento: “Il problema più grave in questo momento – ha detto Levorato - è la sofferenza finanziaria: dobbiamo sostenere un impegno finanziario enorme per il capitale circolante netto, un capitale che possiamo ottenere e ripagare solo tenendo alta la nostra redditività”. Per ridurre il riscorso a prestiti dalle banche Manutencoop dovrà sperimentare presto nuove formule che permettano di mettere in sicurezza il proprio debito, nel frattempo però i risultati del primo trimestre sono comunque confortanti e allineati alle previsioni, con numeri stabili o in crescita.

“Il percorso che abbiamo avviato – ha chiuso Levorato - punta a portare un ulteriore miglioramento dei risultati e alla creazione di valore dal punto di vista finanziario. Per continuare a conciliare i nostri valori cooperativi creando lavoro e, al contempo, riuscire a remunerare anche i capitali dei nostri soci finanziari”.

CRESCITA

Le cifre del gruppo

Il 2013 per Manutencoop Facility Management parte con sprint.

La principale impresa del Gruppo ha chiuso, infatti, il primo trimestre dell’esercizio 2013 con risultati consolidati in linea con gli obiettivi di budget: ricavi pari a 284,5 milioni di euro, in leggero aumento (+0,03%) rispetto ai 284,4 milioni di euro al 31 marzo 2012, EBITDA (Margine Operativo Lordo) a 35,4 milioni di euro (+2,8% rispetto ai 34,4 milioni di euro del primo trimestre 2012), EBIT (Risultato Operativo) a 24,8 milioni di euro ( +1,5% rispetto al 2012) e Utile Netto pari a 11,2 milioni di euro, in incremento del 12,7% rispetto ai 9,9 milioni dell’anno precedente.

L’Indebitamento Finanziario Netto del Gruppo è pari a 354,6 milioni di euro (era 325,6 milioni di euro al 31 dicembre 2012). Bene le aggiudicazioni di nuove gare: nei primi tre mesi del 2013, il Gruppo si è aggiudicato e riaggiudicato ulteriori contratti per un importo complessivo pluriennale pari a circa 172 milioni di euro, in crescita del 112,3% rispetto agli 81 milioni di euro al 31 marzo 2012.

Manutencoop Facility Management, nonostante le persistenti difficoltà a livello di scenario macroeconomico e finanziario, nell’esercizio 2012 aveva registrato una sostanziale una tenuta dei ricavi (+0,4%) e un rilevante incremento dell’Utile Netto (+172,3%) principalmente riconducibile all’iscrizione di minori imposte in conseguenza dell’introduzione di recenti norme in materia fiscale.

In flessione, invece, le marginalità (EBITDA: -7,5%; EBIT: -11,8%) rispetto al 31 dicembre 2011 a causa, da un lato, del perdurare delle difficili condizioni di mercato e, dall’altro, di un‘ulteriore svalutazione del portafoglio crediti, riconducibile alle difficoltà finanziarie attraversate da alcuni clienti.

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