VIDEO

Essere Manutencoop #TRAILER

Persone
Massimo Cirri intervista Claudio Levorato - Essere Manutencoop #TRAILER

PLAY

PRONTI A RIPARTIRE

leggi la loro storia

Gente come noi i nostri veri testimonial
Sei in: webAmbiente / numero 2 - 2012 / Il bancone del bar

IL BANCONE DEL BAR

Nicolini

di MASSIMO CIRRI
biografia

due sorsi di confidenze
Social o A-social?


- Ma tu ci sei sui social network?
- Cioè?
- Facebook, Twitter, quelle cose lì in rete, su internet...
- Quelle dove scrivi cosa stai facendo e poi clicchi “Mi piace” su quello che ha scritto qualcun altro?
- Quelle...
- Un po’ si e un po’ no...
- Vale a dire?
- Vale a dire che mi è successo questo: un paio di mesi fa mia figlia, che ha 15 anni e passa un bel po’ di tempo davanti al computer...
- Quanto tempo?
- Ore e ore, troppo. Sta sempre lì.
- E quando non sta davanti al computer?
- Quando non sta davanti al computer litiga col fratello per chi deve stare davanti al computer.
- Capisco. Ma è meglio che ne parliamo un’altra volta.
- Perché?
- Perché anche i miei figli fanno così e a me, solo a pensarci, mi prudono le mani e...
- E gli annoderesti il filo del mouse bello stretto come fossero le stringhe delle scarpe?
- Si. Ma dopo. Prima glielo stritolerei a morsi.
- Ecco. Anch’io. Non li capisco. Mi pare che a volte ci si perdano, davanti al computer. Ma poi...
- Ma poi?
- Ma poi, a volte, mi viene il dubbio che siamo noi, i genitori, ad essere in ritardo. E che loro, i figli, sono davvero un po’ diversi. Loro sono nativi digitali e...
- Che cosa significa, di preciso, “nativi digitali”?
- Di preciso non lo so mica. È che me lo dice lei, mia figlia: “Papà, non posso stare senza computer. Io sono nativa digitale”.
- E tu?
- Io le ricordo che se non mi da retta e non spegne subito quel computer le tocca andare a letto. Di sicuro senza computer e casomai anche senza cena. Poi mi viene il dubbio…
- E cioè?
- Che per loro, i figli, è più naturale comunicare anche così. Con il computer.
- Può essere. Anche noi, da ragazzi, pensaci, a volte si stava per ore al telefono...
- E tuo padre urlava: “Te, se non mi lasci subito libero il telefono perché aspetto una chiamata di lavoro, finisci a letto senza cena”.
- È vero. Per loro il computer è una cosa naturale.
- Così, ti dicevo, qualche settimana fa mia figlia ha aperto una pagina per me su Facebook. “Papà adesso sei su Facebook”, mi ha detto. “Che cosa significa?” Le ho chiesto io.
- E lei?
- Lei mi ha risposto che adesso una pagina Facebook ci vuole assolutamente. Non se ne può fare a meno. Se non ce l’hai non esisti.
- E tu?
- Che proprio non esisti mi sembra un po’ esagerato. Però Facebook serve.
- A cosa?
- Un po’ a ritrovare qualche amico che non sentivo da anni. Ci si era persi, capita. Adesso ci siamo un po’ ritrovati. So cosa fa perché lo leggo su Facebook e forse finisce che poi ci si sente un po’ più vicini
- E poi?
- Poi può servire ad avere un canale di comunicazione in più, per esempio al lavoro.
- E tu vai a vedere la pagina Facebook di Manutencoop?
- A volte. Guardi la foto di un collega al lavoro. Dici la tua. Impari qualcosa.
- E clicchi Mi piace?
- Se mi piace, si.
- Ma non è un po’ troppo semplice? ”Mi piace”, “Non mi piace più”: tutti come dei bambini.
- Può essere. Ma basta non prenderla troppo sul serio.
- In che senso.
- Nel senso che quelli lì su Facebook, anche se si chiamano “amici”, non sono proprio tutti amici veri. È un’altra cosa, l’amicizia su Facebook, una cosa più leggera. Che casomai si aggiunge a quell’altra.
- Ma non è che poi qualcuno finisce per confonderla?
- È vero. Converrebbe non confonderla. E poi, sempre per Facebook, converrebbe ricordarsi un’altra cosa...
- Cioè?
- Che quando fai quella cosa lì, quando scrivi qualcosa su Facebook, a volte ti fai come prendere la mano. Perché Facebook è una cosa veloce. È come parlare, come quando sei al bar: ti viene in mente
una cosa e la dici. Subito. A volte perché reagisci a quello che ha scritto un’altro. Ti urta e reagisci. Senza pensarci troppo.
- E invece?
- E invece quella cosa che hai buttato lì, un po’ d’impeto, un po’ esagerando per far colpo, rimane lì per sempre…
- E tu fai la figura del cretino?
- Può essere. O quantomeno ci rimetti la faccia.
- Ma tu, alla fine, su Facebook, quanti amici hai?
- Non lo so...Cento?
- E tu?
- Più o meno. Ma la sai una cosa?
- Eh.
- Mia figlia, sempre lei, quando ha fatto quella pagina Facebook per me...Con il discorso che tutti devono averne una, poi ne ha aperta una, di queste pagine, anche per Coda.
- Coda, il cane?
- Lui.
- E allora?
- Allora oggi, dopo due mesi, Coda su Facebook ha più amici di me.
- Com’è successo?
- Che ne so?
- Potrebbe essere per la fotografia che ha messo sulla pagina?
- Non sono abbastanza peloso?
- Oppure potrebbe essere per via del tuo carattere.
- Cioè?
- Pensaci: qualsiasi cane, se proprio non è un Pitbull rabbioso con un attacco di emorroidi infiammate, ha un carattere migliore del tuo.
- E allora?
- Allora: o te ne fai una ragione, su Facebook il tuo cane ha più amici su di te, oppure...
- Oppure?
- Oppure ti butti su Twitter.
- No grazie. Per adesso, come social network, basta così.
- Allora ci beviamo su. Offro io.
- Grazie.
- Figurati. Un bicchiere di rosso?
- Si, va benissimo.
- Vuoi anche qualcosa da mangiare? Che so: due crocchette? Te le faccio mettere in una ciotola? Vuoi un osso da rosicchiare?
- Grrrr.
- Non fare così: buono, cuccia. Non ringhiare o ti tolgo l’amicizia.

Welfare Aziendale

I giovani protagonisti del futuro
Welfare Aziendale

notizia 1

a cura della Redazione

Numeri da record per l’XI edizione di “Un futuro di valore”, che in questo anno di ripresa ha premiato con le tradizionali borse di studio 392 studenti delle scuole superiori e universitari, figli dei dipendenti delle società del Gruppo.

LEGGI

Crescono in Rete i “fan” di Rekeep
Social

notizia 2

a cura della Redazione

Sembrava una sfida complessa ma si è trasformata in una bella scommessa vinta. Parliamo dell’apertura e dello sviluppo dei canali social di Rekeep e della diffusione di storie e post che raccontano le attività aziendali e l’impegno di ogni singolo operatore, anche e soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria.

LEGGI

Gente come Noi

La nostra forza

Gente come Noi

notizia 2

di Chiara Filippi

In tre interviste gli ingredienti del successo di Rekeep: passione e responsabilità, voglia di riscatto ed orgoglio, competenza e senso di appartenenza.

LEGGI