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CONSIGLI VERDI

A tu per tu con la natura
Inventiamoci una siepe diversa

Dall'Olio

di Gabriele Dall’Olio
biografia

Qualche tempo fa abbiamo approfondito il tema della messa a dimora degli alberi, in questo articolo affrontiamo invece quello relativo agli arbusti.

In particolare vi parlerò di un modo alternativo di progettare una siepe, che non sia la solita e convenzionale “siepe da condominio”. Parlare di siepi significa parlare di essenze arbustive (cespugli) in quanto una siepe non è altro che una consociazione di arbusti disposti su una o più file a formare una barriera.

Per decenni si sono piantate quasi esclusivamente siepi formate da una sola specie (monospecifiche), composte perlopiù da piante a rapido accrescimento e sempreverdi. Semplificando si può dire che si è passati dal Ligustro negli anni ‘70/’80 (Ligustrum sinensis o ovalifolium) al Lauroceraso nel ventennio successivo (Prunus laurocerasus), fino ad arrivare alla Fotinia dei giorni nostri (Photinia fraserii)!

Ammettendo che in alcuni casi queste scelte possono essere corrette, sia da un punto di vista tecnico che estetico, ci si domanda se non possa esistere una alternativa alla loro scontatezza. La risposta è – ovviamente – sì! Senza particolari aggravi economici e con un minor costo manutentivo si possono mettere a dimora siepi miste, cioè siepi composte da varie specie che abbiano caratteristiche botaniche diverse, precisamente le caratteristiche per cui si possono differenziare sono:

La parte che richiede conoscenze specifiche è quella relativa alla scelta delle specie che, quando sono strettamente consociate in un’unica siepe, devono diventare un insieme armonico di forme e colori. La mancata attenzione a questo aspetto può trasformare una buona opportunità in un fallimento. In questo caso il rischio è infatti quello di piantumare una accozzaglia di arbusti che, in poco tempo, si trasformano in un anonimo “boschetto”, sovrastandosi l’un l’altro. In linea di massima la prima regola consigliata è quella di non eccedere con le piante sempreverdi, al massimo un 30%. Queste piante sono infatti utili a schermare anche nel periodo invernale, ma prive di fioriture appariscenti e fortemente ombreggianti anche nei momenti in cui il sole farebbe comodo.

“Per decenni si sono piantate quasi esclusivamente siepi formate da una sola specie. Semplificando si è passati dal Ligustro negli anni ‘70/’80 al Lauroceraso nel ventennio successivo fino ad arrivare alla Fotinia dei giorni nostri”

Il nostro progetto di siepe mista le deve quindi prevedere nei punti dove si vuole schermare anche in inverno e non si ha paura dell’eccessiva umidità, scegliendo preferibilmente specie con fogliame variegato e/o fioriture profumate. Riporto di seguito un breve elenco di piante appartenenti a questa categoria. Eleagno verde o variegato (Eleagnus ebbingei o Gilt Edge) molto vigoroso e con portamento decombente, fioritura profumata, da utilizzare dove può crescere senza bisogno di continue potature, la varietà Gilt Edge è meno vigorosa e anch’essa molto bella. Ligustro americano (Ligustum texanum “Silver star”) arbusto un po’ delicato e non molto vigoroso, molto ornamentale nella varietà variegata bianca. Osmanto (Osmathus fragrans) foglie dure e un po’ spinose, portamento eretto e fioritura nel tardo autunno poco appariscente ma profumatissima, adatto a siepi fitte e ombreggiate. Camelia (Camellia japonica o sasanqua) portamento eretto e adatta a terreni acidi, richiede un po’ più di cure delle piante fino ad ora descritte, ma regala grandi fioriture primaverili. La sasanqua ha foglie più piccole, fiori meno appariscenti ma una appezzabile fioritura invernale, la Camelia si utilizza in genere in un unico esemplare. Maonia (Mahonia “Charithy”) cespuglio eretto con fioritura gialla in autunno e foglie molto decorative, adatta anche a gruppi.

Più variegato, è proprio il caso di dirlo, è il mondo degli arbusti a foglia caduca. Le possibilità sono davvero tantissime e mi limiterò a dare alcuni consigli “sicuri” lasciando poi che ogni progettista fai da te possa inserire una o due specie di prova che, in caso non abbiano una buona riuscita, possono sempre essere sostituite dopo alcuni anni senza grossi patemi.
Se si vuole dare una fioritura continua da marzo a settembre si devono inserire nell’ordine Fiori di pesco (Chaenomeles japonica) fiori rossi, portamento eretto, da piantare almeno due/tre esemplari vicini per fare macchia. Forsizia (Forsithya viridissima) sgargianti colorazioni gialle, portamento decombente, basta una pianta per coprire in pochi anni 3-4 mq. di giardino. Spirea (Spiraea arguta e Van Houttey) fioriture bianche a cascata, fiorisce prima l’arguta e poco dopo la Van H., la prima è più gracile e si può piantare a gruppi di 2/3, la seconda distanziata di almeno un metro anche in esemplare unico, come la Forsizia. Kerria (Kerria japonica) fiori di colore arancione intenso unici, portamento eretto, invadente, si consiglia di piantarne 2-3 piante e dargli un po’ di spazio intorno.

Weigelia (Weigelia florida “Bristol Ruby”) con fioritura rosa o rossa, molto abbondante e portamento decombente, da utilizzare come la Forsizia. Ibisco (Hibiscus syriacus) pianta eretta e con fiori a campanula che possono essere da bianchi a viola con infinite sfumature. Lagestroemia (Lagestroemia indica) anch’esso arbusto eretto con fiori a pannocchia da rosa sgargiante a viola, belle colorazione del fogliame in autunno, da utilizzare anche isolato. Abelia (Abelia grandiflora) fiorisce di bianco fino ad ottobre, da mettere a dimora a piccoli gruppi di 3-4 piante.
Si riporta uno schema esemplificativo di quanto descritto fino qui a parole, tanto per chiarire i concetti e dare uno spunto concreto su cui poter aprogettare la propria siepe mista

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