Profumi di Sicilia

Bio e solidale. Questo il binomio che caratterizza i prodotti alimentari delle cooperative aderenti a libera terra che operano sui terreni confiscati alla mafia. Dal vino al cous cous, le scorte sono arrivate grazie all’”intermediazione” del gruppo acquisto solidale insediato presso l’azienda. Ma per gustare fino in fondo l’arte e l’impegno dei cooperatori isolani quale migliore occasione che un viaggio proprio tra le terre di Libera?
Senza dubbio molti hanno voluto condividere l’idea di “consumo critico”: un sistema di acquisto dei prodotti agricoli fondato sulla solidarietà, sulla promozione di tradizioni gastronomiche locali e sul sostegno della biodiversità. Se poi l’unico onere è quello di portare a casa con pochi euro una bottiglia di Nero D’Avola Argille di Tagghia Via, oppure la salsa di pomodorini biologica in fiaschetta, è facile intuire quali siano le ragioni dell’immediato successo dell’iniziativa del Gas (Gruppo Acquisto Solidale) costituito nella sede bolognese di Manutencoop.

Il primo ordine d’acquisto, al quale hanno aderito altre 70 persone, inviato al consorzio Libera Terra, cui Manutencoop è legata da precedenti progetti, ha visto l’immediata adesione di oltre settanta dipendenti che hanno festeggiato il Natale con i diversi prodotti biologici della società consortile siciliana: imprescindibili olio extravergine e vini. C’è poi chi non ha resistito al fascino nordafricano del cous cous e chi non ha potuto fare a meno dei nostrani paccheri di Gragnano. E ancora c’è chi ha scelto un sofisticato paté di carciofi, e chi invece ha ricercato i sapori contadini dei taralli pugliesi, sempre tutto rigorosamente biologico. Un’esperienza positiva che ha trovato ampio consenso tra soci e dipendenti della sede di Zola Predosa, decisi a voler rinnovare l’ordine e ad allargare il gruppo di acquisto solidale invitando i colleghi nel progetto.
La collaborazione con Libera Terra non si ferma qui: come già accaduto, si rinnova anche quest’anno il progetto per l’itinerario turistico in Sicilia, nelle terre confiscate alla mafia. Un viaggio di quattro giorni, in programma nella primavera 2012, cui Manutencoop contribuirà sostenendo parte dell’intero costo del pacchetto turistico: per i soci è previsto un contributo pari al 50% del totale, per i dipendenti e per i sovventori invece sarà del 25%. Sotto la guida degli operatori di Libera Terra, i partecipanti saranno condotti in un suggestivo percorso nelle località siciliane, visiteranno le realtà in cui operano i cooperatori e incontreranno alcuni dei protagonisti della lotta antimafia, percorrendo i luoghi che hanno segnato la storia siciliana come le terre che furono, un tempo, di Peppino Impastato.
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