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Riqualificazione

di Chiara Filippi

Riscaldare risparmiando

I consumi degli impianti termici Corrispondono in media al 70% dei consumi totali di un edificio. Quali soluzioni per favorire il risparmio energetico? Ne parliamo con Riccardo Bonetti, responsabile tecnico-commerciale dei servizi energia di Manutencoop Facility Management.

Dalla sostituzione delle vecchie caldaie con modelli di nuova generazione passando per interventi per ridurre o eliminare le dispersioni di calore fino ad arrivare alla realizzazione di impianti di cogenerazione o l’installazione di pannelli solari termici. Gli interventi attuabili per rendere più efficienti gli impianti termici sono svariati e possono incidere in modo rilevante sulle prestazioni energetiche di un edificio. Riccardo Bonetti, responsabile tecnico-commerciale dei Servizi Energia di Manutencoop Facility Management ci guida alla scoperta delle soluzioni attuabili. “Innanzitutto è opportuno premettere – spiega Bonetti – che, per l’edilizia residenziale italiana, i consumi degli impianti termici corrispondono in media, attualmente, a circa il 70% dei consumi totali di un edificio, un 20% è dato poi dagli impianti elettrici e circa il 10% dovuto a quelli idrici: un miglioramento delle prestazioni dal punto di vista termico può quindi impattare in modo significativo sulle prestazioni energetiche dell’immobile. Naturalmente questo non basta: è chiaro che anche la più ‘verde’ delle caldaie non rende un immobile automaticamente più sostenibile se questo continua a consumare eccessivamente perché, per esempio, è mal coibentato.”

ASILO NIDO A BASSO IMPATTO AMBIENTALE

Balenido (Consorzio Karabak)

CASALECCHIO DI RENO (BO)

  • Classe A plus (certificazione CasaClima), fabbisogno energetico complessivo annuo 25,8 KWh/mq.
  • Impianto geotermico per riscaldamento e accumulo freddo: lunghezza complessiva sonde 270 m, potenza nominale 19,6 kW, CoP nominale 4,6 kW, serbatoio accumulo 200 l
  • Impianto solare per produzione acqua calda sanitaria: 10 mq di pannelli solari con produzione energetica media di 29,5 kW giorno
  • Realizzazione con materiali naturali

Struttura realizzata con tecnologie architettoniche e impiantistiche a garanzia del benessere fisico degli spazi.
Bilancio energetico positivo ottenuto tramite l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche della bioedilizia.


Per questo è importante intervenire, come si dice, sul sistema edificio-impianto...

Si, larga parte degli edifici del nostro Paese sono stati costruiti oltre 40 anni fa e sono altamente “energivori”: allora infatti non si guardava, o comunque non era una priorità, al risparmio energetico ma piuttosto alla solidità e alla durata nel tempo del costruito. La scelte dei materiali, le soluzioni architettoniche ed impiantistiche erano finalizzate a questi obiettivi. Ci ritroviamo pertanto edifici sicuramente solidi ma magari caratterizzati da una eccessiva dispersione di calore o con impianti non dimensionati rispetto ai consumi. Oggi le finalità sono diverse, c’è un’altra sensibilità supportata anche da prescrizioni normative: tutti i nuovi immobili devono, ad esempio, essere obbligatoriamente certificati dal punto di vista energetico.

SISTEMA DI COGENERAZIONE, TELERISCALDAMENTO

Azienda Asl 9 di Grosseto P.O. Misericordia

  • 504 TEP all’anno di minori immissioni di Co2 nell’atmosfera
  • 15 % in meno di EE/anno (circa 1 milione di Kwh), 70 % in meno di EE/anno per la climatizzazione

Riqualificazione tecnologica con realizzazione di nuova centrale termica (potenza termica 9.700 kW), nuova centrale di refrigerazione (potenza frigorifera 4651 kW). Realizzazione di sistema di cogenerazione da 660 kW e tubazioni di fluidi caldi-freddi ad alta coibentazione. Rete di teleriscaldamento, refrigerazione e acqua calda sanitaria che garantisce perdite di temperatura inferiore a 1°/Km.

Torniamo alle soluzioni per contenere i consumi termici di un edificio esistente, come e dove si può intervenire?

Prima di tutto è necessario un check energetico del fabbricato (magari con l’ausilio di una corretta analisi termografica) per capire quali sono le criticità, stabilito questo le soluzioni da adottare vanno valutate in un ottica costi/benefici: dove intervenire, con quali costi, in quanto tempo, con quali benefici le domande da porsi. Ogni immobile è diverso e non ci sono “ricette” predefinite e sempre valide, soprattutto, poi, il beneficio ottenibile dipende anche da quanto sono disposto ad investire nella riqualificazione.


IMPIANTO FOTOVOLTAICO

Modena Fiere

  • energia prodotta attesa pari a 1700mWh/anno
  • emissioni di Co2 evitate pari a 18.000 tonnellate nella vita dell’impianto, pari alle emissioni di 300 autovetture
  • energia prodotta pari al consumo annuo di un paese di circa 3000 abitanti

Realizzazione di due impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaica sulle coperture degli immobili del distretto fieristico di Modena e sulle pensiline a copertura dei posti auto dei parcheggi esterni. Potenza elettrica 1,5 MW, 7329 moduli in silicio policristallino per una superficie complessiva di 11200 mq.

Qualche esempio?

In linea generale si può intervenire sulla produzione e/o sulla distribuzione interna. Intervenire sulla produzione significa, ad esempio, riqualificare la centrale termica ad esempio sostituendola con caldaie a condensazione. Da solo un intervento come questo produce una risparmio energetico del 10-15% ma si rientra dell’investimento in 7-8 anni. Sul versante della distribuzione si possono, invece, coibentare le tubazioni, installare valvole termostatiche sui terminali, regolare le temperature interne con l’ausilio di semplici cronotermostati: il risparmio ottenibile è nell’ordine del 5% ma si tratta di interventi decisamente meno costosi. Naturalmente una combinazione delle due tipologie di interventi sarebbe ottimale.

E per quanto riguarda le fonti energetiche, oggi il 90% degli impianti è alimentato a metano...

Chiaramente, a monte, l’utilizzo di fonti rinnovabili rende ancora, come si suol dire, più “green” il mio immobile ma, lo dico a costo di suonare ripetitivo, deve essere chiaro che il miglior investimento è sempre nel minor consumo (e quindi nell’efficienza energetica), non tanto nel consumo di altre forme di energia o nell’utilizzo di fonti rinnovabili. Bisogna evitare sprechi. Poi certo anche dal punto di vista delle fonti ci sono varie soluzioni. Ad esempio l’installazione di impianti di cogenerazione: si tratta della produzione combinata di calore ed elettricità dalla stessa fonte in modo che, a parità di energia utile complessiva prodotta, si abbia un minor consumo di combustibile. Per dirla in modo semplice: utilizzo efficacemente (per esempio per riscaldare l’acqua dell’impianto termico) l’energia che normalmente verrebbe dissipata nel normale processo di produzione dell’energia elettrica, aumentando così fortemente i rendimenti di produzione. Posso illuminare e riscaldare un intero immobile con forti risparmi di energia primaria: ad esempio per l’Ospedale Torrette di Ancona stiamo completando un impianto di cogenerazione che renderà la struttura ospedaliera completamente autosufficiente dal punto di vista elettrico, e con rendimenti, anche per la parte termica, davvero molto elevati. Per immobili anche di dimensioni più contenute, come i condomini, si possono per esempio installare pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria o gli oramai famosi impianti fotovoltaici per quanto riguarda la produzione di energia elettrica da fonte solare. Sarà comunque sempre il check energetico a fare emergere, anche per quanto riguarda le fonti, la soluzione preferibile.

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