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Vita aziendale

traduzione: eng | عربي

di Chiara Filippi

Una rete a servizio delle reti

Aziende e marchi commerciali, banche e compagnie assicurative. Lo sviluppo delle strutture a “rete” nel nostro paese è stato impetuoso negli ultimi anni, e di pari passo è cresciuta l’esigenza di ricevere sevizi adeguati e di qualità per ogni singola unità. MP Facility si è specializzata nella fornitura di prestazioni che presentano lo stesso standard di efficienza su tutto il territorio nazionale.
Lo spiega con efficacia il suo direttore generale, Stefano Donati.

Una volta nelle case signorili c’era il maggiordomo: la figura che sovrintendeva alla servitù ed era responsabile del “buon andamento” del palazzo. Capace di rispondere, con discrezione e efficienza, a tutte le esigenze, piccole e grandi, dei proprietari organizzando al meglio camerieri, cuochi, autisti e maestranze varie. Profondo conoscitore delle abitudini e dei “gusti” del signore di turno, era tanto più bravo (letteratura e cinema insegnano) quanto più sapeva anticipare le richieste, anche bizzarre, del proprio datore di lavoro. Un ottimo, moderno e tecnologico maggiordomo: ecco come si potrebbe definire oggi MP Facility, società del Gruppo Manutencoop specializzata nel facility management per le cosiddette “imprese a rete”. Vero e proprio pioniere in questo specifico segmento del facility management, MP Facility (allora si chiamava MCB) è nata al’inizio degli anni 2000 per erogare servizi manutentivi principalmente alle filiali bancarie poi nel 2008 (anno in cui MFM ha acquisito il 100% della società) l’intuizione di allargare il raggio di azione portando l’esperienza maturata al servizio di quanti dispongono di reti di immobili distribuiti sul territorio. “Le filiali bancarie altro non sono che una rete di piccoli immobili – spiega il direttore generale Stefano Donati – e allora perché non proporre la nostra offerta a tutti i potenziali clienti che hanno le stesse esigenze?”. Quindi catene di negozi di ogni tipo, distributori di benzina, farmacie, agenzie per il lavoro ma anche grandi clienti con patrimoni estesi. “E così – racconta ancora Donati – dai 22 clienti del 2008 siamo passati ai quasi 90 di oggi, nonostante la crisi”.

Ma, per capirci, cosa offre in più MP Facility, ad esempio, ad una rete di negozi?

In sostanza facilitiamo la “vita” alla proprietà. I problemi principali di chi deve gestire le attività di manutenzione, pulizia ecc. di tanti piccoli immobili sparsi qua e là per il territorio sono il governo dei servizi e il controllo della spesa. Governare i servizi vuol dire dover garantire un medesimo standard di qualità in tutti i punti vendita e doversi rapportare con un grande numero di fornitori locali diversi, anche solo a livello amministrativo richiede tempo e risorse. Senza contare che un elevato numero di interlocutori rende difficile una puntuale programmazione dei costi. Ecco noi possiamo farci carico di tutte queste attività. E non solo.Secondo la logica propria del facility management diventiamo l’interlocutore unico della proprietà facendoci carico di tutto quanto serve a “far funzionare” tutte le filiali o i punti vendita. L’azienda, sia essa una banca o un marchio di abbigliamento, può così concentrarsi sul proprio core business, al resto ci pensiamo noi.

E di quali servizi potete occuparvi?

Un nostro punto di forza è la flessibilità, la capacità di confezionare la nostra offerta sulla base delle esigenze del cliente. Abbiamo veri e propri Global service che prevedono la gestione complessiva dell’immobile dalle pulizie alla manutenzione impiantistica fino alla gestione degli impianti di video sorveglianza ma possiamo anche fornire singoli servizi, solo il cleaning, solo i servizi tecnici o entrambi. Il cliente può contare comunque su un canone contrattuale certo, sulla disponibilità di un sistema informativo (sviluppato da noi) in grado di garantire trasparenza e controllo in tempo reale delle attività svolte, sulle nostre capacità tecniche e progettuali che si traducono anche nella capacità di selezionare accuratamente i fornitori.

Perché, ovviamente, dovendo operare su un territorio vasto non svolgete direttamente i servizi ma li affidate a fornitori locali?

Per quanto riguarda i servizi tecnico-manutentivi cerchiamo, nelle zone dove si concentra il maggior numero di immobili da gestire, di operare con personale diretto. Avere nostro personale che si interfaccia direttamente con il cliente favorisce un migliore rapporto ed è garanzia di qualità. È chiaro però che questo non è replicabile ovunque, i costi sarebbero insostenibili. Inoltre il nostro core business resta il governo e l’organizzazione dei servizi quindi, nella maggior parte dei casi, ci affidiamo a subappaltatori locali accuratamente selezionati e in grado di garantire lo standard richiesto dal cliente. Da questo punto di vista riteniamo di contribuire in modo significativo alla crescita e alla valorizzazione degli artigiani locali. Non togliamo, certo, come si dice, lavoro al territorio ma ne favoriamo lo sviluppo.

Siete in grado anche di gestire l’apertura di nuovi punti vendita?

È un altro dei nostri punti di forza: possiamo occuparci della realizzazione chiavi in mano di nuove filiali. Progettazione, autorizzazioni, opere edili, ristrutturazioni, impianti, arredi e tutto quanto richiesto dal cliente. Insomma tutto fino all’inaugurazione.

PERSONE
Stefano Donati
Direttore generale MP Facility S.p.A.

39 anni, laureato in Economia e Commercio, di Solarolo in provincia di Ravenna, ha fatto il suo ingresso nel Gruppo Manutecoop nel 1996. Prima in BSM, l’allora società del Gruppo dedicata al property management poi in Manutencoop Società Cooperativa come responsabile Pianificazione e Controllo della Divisione Servizi Integrati. Dal 2002 al 2008 ha lavorato a Roma in Centostazioni S.p.A. ricoprendo il ruolo di Direttore Business Unit Servizi per poi tornare a Bologna in MCB come Direttore Generale. Dal 2010 è Direttore Generale di MP Facility, società in cui, nello stesso anno, è stata fusa per incorporazione MCB.

Seppur innovativo e con grandi potenzialità, non sembra però un mestiere facile il vostro.Non deve essere semplice adattarsi a clienti e realtà territoriali sempre diverse…

È sicuramente un’attività complicata e sempre nuova. Ricordo la gestione delle manutenzioni di una catena di autogrill, ovviamente aperti 24 ore su 24: era previsto il servizio di pronto intervento in caso di guasto anche per le attrezzature da cucina, ci contattavano a tutte le ore per le riparazioni più disparate, spremiagrumi, piastre, microonde. Però più le attività sono “particolari”, più soddisfazione abbiamo nel riuscire a strutturare e governare i fornitori in modo da garantire un servizio efficiente e funzionale. La vera difficoltà è piuttosto fare cultura in un segmento in larga parte ancora “vergine”: far comprendere al cliente i vantaggi che può avere dall’esternalizzazione dei servizi, dargli gli strumenti per svolgere una effettiva attività di controllo. L’altro aspetto problematico è dato da una caratteristica, direi intrinseca, del facility management nel settore privato: i privati a differenza degli enti pubblici tendono a sottoscrivere contratti brevi mediamente di un anno. Il portafoglio è molto “volatile” e, di fatto, ogni anno la nostra attività commerciale deve ricominciare da capo.

Guardiamo al futuro. In un mercato che supponiamo con ampi margini di crescita quali sono gli obiettivi di MP Facility?

Sicuramente aspiriamo ad accreditarci come leader nazionali in questo particolare segmento. Siamo stati i pionieri e abbiamo le potenzialità per crescere ancora. Per farlo dobbiamo però snellire ed efficentare la nostra struttura organizzativa. È questa la motivazione alla base anche della ristrutturazione che ha interessato MP Facility nell’ultimo anno. Non ci spaventano (e al momento di fatto non ci sono) i grandi competitors nazionali ma dobbiamo, piuttosto, confrontarci con tante piccole aziende locali radicate sul territorio che, per le loro dimensioni, hanno capacità di reazione e risposta molto più rapide di quelle di una media azienda nazionale come la nostra. Sempre più in futuro dovremo cercare di crescere pur mantenendoci “snelli” e flessibili per garantire l’efficienza e la reattività che il nostro mercato ci chiede.

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