la Redazione
150, e non li dimostra

Anche se contraddistinte da qualche, a volte inappropriata, polemica, si sono chiuse da poco le celebrazioni per i 150 anni dall’Unità d’Italia. L’idea di un Paese stabile e solidale poco appartiene all’immaginario comune italiano, ma tant’è, sprazzi di spirito nazionale sono affiorati sulle labbra e forse nei cuori di chi, sulle note del nostro inno, ha seguito le innumerevoli iniziative rievocative.
In questo numero segnaliamo il ciclo di eventi riuniti sotto il titolo di “Cristiani d’Italia” che delinea, attraverso video, installazioni e mostre, allestite presso alcuni dei più importanti luoghi-simbolo di Bologna, il percorso di diffusione e crescita di questo movimento attraverso l’ultimo secolo e mezzo.
Un denominatore comune accomuna altri due servizi del nostro giornale: il tema della scuola. Il primo articolo offre il resoconto di un’iniziativa aziendale che ha chiamato in causa direttamente i giovani. Ai migliori studenti delle scuole superiori e universitari, figli dei dipendenti delle società del Gruppo, erano infatti destinate le borse di studio consegnate in tutto il territorio nazionale. Una bella occasione per ribadire che il merito può e deve essere premiato, soprattutto in un periodo in cui sembrano prevalere logiche meno “qualificanti” per raggiungere una certa affermazione nella vita. Il secondo articolo presenta il progetto di censimento dei gradi e dei titoli di studio posseduti dai dipendenti di tutte le società del Gruppo. Un modo per conoscersi meglio e per definire strategie di crescita e opportunità di mobilità interna maggiormente compatibili con le le competenze interne all’azienda.
Un dibattito che da qualche tempo anima molti ambiti economici del Paese riguarda l’opportunità o meno, per le imprese cooperative, di accedere ad un tipo di imprenditoria maggiormente orientata al profitto e alla competitività. Lecito o non lecito, confacente o meno, ne hanno discusso a Milano, e ve ne riportiamo una breve cronaca, alcuni esponenti della finanza, dell’economia e delle istituzioni in occasione della presentazione del Bilancio di responsabilità sociale dell’azienda.
Raccontiamo poi di due imprese, la prima delle quali potremmo definire “ai limiti della resistenza umana” e l’altra, un po’ meno eroica, ma ugualmente meritoria e gloriosa. La prima è quella vissuta con tenacia inconsueta da 4 italiani, tra cui Raffaele Brattoli che ne parla con Marco Tarozzi, instancabili protagonisti di una competizione sportiva di corsa, la “4Deserts”, che pone gli atleti in condizioni di estrema difficoltà, in ambienti impervi, dove sono la passione e la risolutezza a fare la differenza. Enrico Zanardi, oggi dipendente della Servizi Ospedalieri, ha dato “battaglia”, risultando alla fine vittorioso, su un altro palcoscenico. Qualche (si fa per dire) anno fa, infatti, con il suo Gugù ha sbaragliato ogni sfidante allo Zecchino d’Oro. Una bella avventura, che nei ricordi di Enrico rimane sostanzialmente un bel gioco e l’occasione per conoscere tante persone e tanti altri bambini.
Welfare Aziendale
I giovani protagonisti del futuro
Welfare Aziendale

a cura della Redazione
Numeri da record per l’XI edizione di “Un futuro di valore”, che in questo anno di ripresa ha premiato con le tradizionali borse di studio 392 studenti delle scuole superiori e universitari, figli dei dipendenti delle società del Gruppo.
Sostenibilità
Un Bilancio “straordinario”
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di Giancarlo Strocchia e Sara Ghedini
L’insorgenza della pandemia ha inciso inevitabilmente su tutti i processi aziendali, anche quelli che investono la sostenibilità. Il nuovo Bilancio di sostenibilità 2020 del Gruppo Rekeep ne rende conto ma, allo stesso tempo, descrive i grandi passi avanti compiuti in base agli obiettivi.
Gente come Noi
La nostra forza
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di Chiara Filippi
In tre interviste gli ingredienti del successo di Rekeep: passione e responsabilità, voglia di riscatto ed orgoglio, competenza e senso di appartenenza.