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Dall'Olio

di Gabriele Dall’Olio
biografia

Le piante di cui voglio parlarvi in questo articolo sono, per lo più, pochissimo conosciute. Quasi tutte sono specie sarmentose, con rami flessibili, ricadenti o rampicanti, che spesso richiedono tutori per sorreggerle e contenerle, ma con pochissime esigenze colturali. I loro nomi comuni sono: Mirtillo, Mora, Ribes, Gogj e altre ancora.

Considerati da sempre frutti minori è da poco che queste piante vengono prese in considerazione nella scelta delle specie da orto e da giardino, non solo per il loro valore ornamentale, ma anche per quello alimentare. Studi approfonditi hanno messo in luce che molte sostanze in essi contenuti come vitamine, acido ascorbico, antociani e sostanze fenoliche (importanti antiossidanti indispensabili contro la formazione dei radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cellulare) rendono eccezionale il loro valore nutrizionale. La rusticità e semplicità di coltivazione, oltre alle citate proprietà benefiche, hanno indotto botanici e ibridatori a selezionare nuove varietà, che dessero piante più resistenti e facilmente coltivabili, con frutti migliori e più grandi. Grazie anche a questo miglioramento genetico tanti coltivatori hanno inserito queste piante fra quelle coltivabili in maniera estensiva e i risultati, grazie al mercato in espansione, sono ottimi. Brevemente descrivo alcune di queste piante, con lo scopo di avvicinarvi ad un mondo vegetale nuovo, che vale la pena di approfondire anche in proprio.

BACCA DAI CINQUE SAPORI - SCHISANDRA CHINENSIS
Questa pianta è paragonabile al gelsomino e ha bisogno di un sostegno su cui arrampicarsi. È una specie dioica, cioè ogni pianta ha un suo “sesso”. Affinché la pianta femminile fruttifichi deve avere vicino una pianta maschile. Dai fiori impollinati in estate compariranno piccoli grappoli, simili a quelli del ribes, con minuscole bacche sferiche verdi che raggiungono la grandezza di un piccolo acino d’uva. Col passare dell’estate, le bacche si trasformano da verdi in rosa chiaro quindi, versa la fine della stagione, in un bel rosso lucente conferendo al cespuglio un magnifico aspetto. Comunemente conosciuta nei paesi di origine (Russia) col nome di Bacca dei cinque sapori, il frutto richiama un sapore che è un insieme di dolce, salato piccante, amaro ed acido. Viene usata in tanti modi: per produrre vino, come spezia nei condimenti di carne e in pasticceria. La cosa che però la rende unica sono le sue proprietà curative, grazie all’alta concentrazione di sostante fitoestrogene che hanno effetti positivi sulla fertilità, sullo sviluppo, sul sistema immunitario e su quello cardiovascolare.

IBRIDO LAMPONE CON ROVO - RIBES NIGRIDOLARIA
Sono piante sarmentose, ricoperte di spine e un po’ scomposte, è quindi utile una struttura di sostegno. In questo caso parliamo di ibridi ottenuti incrociando il Lampone con il Rovo che, selezionati nel secolo scorso, hanno dato origine al Boysenberry e il Tayberry. Il frutto è nero, come il rovo, per il Boysenberry, ed è invece rosso, come il lampone, per il Tayberry. Rispetto alle piante madri hanno un frutto molto più grande, dal sapore più aromatico e con la componente acidula meno accentuata. Ideali consumati freschi appena colti, si prestano per macedonie, marmellate, succhi, ecc. Possono essere anche congelati. Come tutti i frutti bi bosco, sono ricchissimi di sostanze utili all’organismo, in particolare contengono altissime quantità di vitamine e sali minerali. Presenti anche antociani e antiossidanti utili contro la formazione dei radicali liberi.

MIRTILLO GIGANTE AMERICANO - VACCINUM CORYMBOSUM
Quest’arbusto a foglia caduca può raggiungere anche i tre metri di altezza e ricaccia i germogli dalla base conferendogli, che fruttificheranno l’anno successivo. Resiste molto bene ai forti freddi. Sono piante amanti del sole, che consente ai frutti di ottenere un elevato contenuto di zuccheri. Sono autoimpollinanti, ma per una migliore produzione è sempre opportuno piantare due o più piante vicine tra loro per favorire l’impollinazione incrociata. Durante il periodo estivo, compaiono delle bacche prima verdi, poi di color viola scuro, quasi blu, generalmente ricoperte di una finissima polvere detta pruina. In certi casi possono raggiungere anche due centimetri di diametro. Tra i frutti di bosco il mirtillo è sicuramente quello più importante dal punto di vista salutistico: oltre allo squisito sapore, contiene: vitamina C, carotenoidi, pectine, e altre molecole con proprietà astringente, emostatica, antibiotica, antidiarroica e antinfiammatoria. Ma è la presenza degli antociani, potenti antiossidanti, che fa di questo piccolo frutto un toccasana per il fisico e il sistema cardiovascolare. Sono facilmente conservabili in congelatore, ma normalmente si consumano freschi.

Mirtillo, Mora, Ribes, Gogj e altre ancora. Considerati da sempre frutti minori è da poco che queste piante vengono prese in considerazione nella scelta delle specie da orto e da giardino, non solo per il loro valore ornamentale, ma anche per quello alimentare.

RIBES – VARIETÀ DIVERSE
Sono arbusti molto vigorosi costituiti da fusti eretti scarsamente ramificati, con foglie caduche. Raggiungono una altezza massima di due metri. Sono molto diffusi in America settentrionale, Europa e Asia. Non temono il freddo, anche intenso, gradiscono un’esposizione soleggiata a condizione che non sia eccessiva, ma riescono a fruttificare abbastanza bene anche in zone leggermente ombreggiate. Il ribes nero, per il sapore marcatamente aromatico, è poco adatto per il consumo fresco, è più indicato in pasticceria e per produrre dei liquori. Come tutti i frutti di bosco, anche i ribes hanno notevoli proprietà salutistiche: contengono molte vitamine, in special modo la vitamina C, sali minerali, considerevole anche la presenza di antociani e sostanze fenoliche.

UVA SPINA - RIBES GROSSULARIA
Piccolo cespuglio a foglia caduca che difficilmente raggiunge un’altezza di due metri, con rami e branche ricoperte da robuste spine. È sicuramente la specie di piccoli frutti meno coltivata a livello intensivo, ma che troviamo facilmente nei piccoli frutteti domestici. Pianta di origine euroasiatica, molto resistente al freddo invernale, che gli serve per portare a maturazione i frutti. Mal sopporta l’eccessiva calura estiva ed è quindi opportuno piantarla in posizioni semi-ombreggiate, al riparo dal forte sole diretto in estate. I frutti hanno un contenuto zuccherino elevato, quindi sono molto dolci, e non risentono della componente acidula che caratterizza la maggior parte dei frutti di bosco. Sono ottimi mangiati appena colti, anche loro si prestano al congelamento. Hanno un alto contenuto di antiossidanti, sono ricchi di vitamine, soprattutto A, B, e C, sali minerali e, in particolare, di pectina. Visto che non è la prima volta che viene citata la pectina è giusto specificare che è un carboidrato, utilissimo nella regolazione dell’intestino, che riduce la concentrazione di colesterolo cattivo (LDL) e imprigiona gli zuccheri, rallentandone l’assorbimento e consentendo una maggiore stabilità dei livelli glicemici.

GOJI - LYCIUM BARBARUM
Arbusto perenne, rustico, originario delle regioni himalayane dell’Asia, con una crescita piuttosto vigorosa. Raggiunge anche tre metri di altezza, ha foglie caduche lanceolate, regge anche ai geli intensi e ai forti venti. Il frutto è piccolo, pendulo e di colore rosso aranciato, sgargiante, di forma ovale, che raggiunge la piena maturazione alla fine dell’estate. Un’esposizione soleggiata permetterà ai frutti di ottenere una completa maturazione. Oltre ad essere mangiati freschi, le bacche si prestano ad essere essiccate al sole e, disidratandosi, si trasformano in un prodotto molto simile all’uva passa, conservabile fino alla successiva raccolta, senza perdere le proprietà in esse contenute. La leggenda racconta che nel VII secolo d.C. sulle montagne dell’Himalaya, attorno ad un pozzo in un tempio buddista, vi erano delle piante le cui bacche mature cadevano dentro. I Monaci, che quotidianamente bevevano l’acqua del pozzo, vivevano in ottima salute e molto a lungo. Agli inizi degli anni 80 le nuove tecnologie permisero davvero di attribuire alle sostanze rilasciate dalle bacche del Goji la ragione di questa longevità. Viaggiando in rete ci si rende conto di come questo frutto abbia conquistato il mondo commerciale, ormai tutti ne elogiano le virtù miracolose. La capacità di assorbimento dei radicali dell’ossigeno, posseduta dalle bacche di Goji, è la più alta fra tutti gli alimenti. Oltre a questo sono presenti, in alta percentuale, acido ascorbico, vitamina C, B1, B2, B6, E, e moltissimi amminoacidi.

GOUMI DEL GIAPPONE - ELAEAGNUS UMBELLATA
Vigoroso e disordinato arbusto a foglia caduca è una pianta molto rustica che ha solo bisogno di tanto sole! Insensibile al freddo, molto resistente alla siccità e ai venti, è persino adattabile ai climi marittimi. I fiori sono molto profumati e diffondono una piacevolissima fragranza, percepibile anche a distanza. Alla fine dell’estate compaiono i frutti che sono molto numerosi al punto da ricoprire tutto il ramo conferendogli un aspetto molto particolare; hanno forma globosa e, come le foglie, sono ricoperte di piccolissimi puntini bianchi. Al loro interno si trova un grosso seme facilmente separabile, comunque anch’esso mangiabile. I frutti, una volta raccolti, sono facilmente conservabili per un paio di settimane, ma vengono di solito consumati freschi. Ricchi di vitamina C, hanno una rilevante quantità di zuccheri e moltissimi sali minerali. Caratteristica unica di questo frutto è la presenza di acidi grassi essenziali, che sono quelli che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare, ma essendo ritenuti indispensabili, devono essere introdotti dall’esterno, tramite alimenti che li contengono.

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