Viaggi
Un pugliese a L’Aquila
Alfredo DellisantiArticolo a cura di Andrea M. Campo
Un viaggio di sola andata dalla calda terra degli apuli alle cime gelide dell’Abruzzo e al suo animo ferito: al cuor non si comanda ma agli occhi di un innamorato, l’araba fenice, che risorge lentamente dopo quell’ultima tragedia, appare sempre la più bella.
Sono entrato in Manutencoop nel 1997 - racconta Alfredo - come addetto alla gestione del comprensorio immobiliare in Puglia e nel 2001 sono stato spostato a L’Aquila dove ho lavorato ininterrottamente fino al 2014 diventando responsabile di commesse dei servizi integrati. Oggi ho la supervisione delle commesse in Puglia a tempo pieno ma sono “sposato” con L’Aquila. La Puglia è una delle terre più belle del mondo ma quando sono arrivato qui in Abruzzo ho trovato una calda accoglienza, un territorio caratterizzato dalle montagne, un nuovo stile di vita e mi sono subito innamorato”.
ALFREDO DELLISANTI
Nato a Martina Franca (TA) da anni vive a L’Aquila: il destino lo ha riavvicinato alla sua terra d’origine ma è il capoluogo abruzzese il luogo dove, destino permettendo, vorrà trascorrere il resto della sua vita.
Il dipendente Manutencoop ricorda il tragico terremoto del 2009 che rase al suolo il centro storico della città: “Il terremoto ha azzerato il tempo. Tutto quello che c’era oggi non c’è più ed è scomparso il fervore che accompagnava la vita nel centro storico. Oggi però, il centro sta rinascendo e la città medievale sta tornando, giorno dopo giorno, agli antichi splendori ed è interessante vedere come tutto si stia trasformando”. Oltre al centro storico Alfredo consiglia un giro nella periferia della città: “A pochi chilometri dal centro ci sono le grotte di Stiffe, di natura carsica e con acque perenni, che non hanno l’imponenza di grotte più celebri ma sono estremamente suggestive e animate, soprattutto nel periodo estivo, da eventi e iniziative. A volte anche di inverno è possibile visitarle, ad esempio, per alcune attività durante la festa di Halloween. A Natale, poi, è possibile ammirare un bellissimo presepe.
Nel vicino comune di Calascio, all’interno del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, c’è Rocca Calascio, una delle rocche più elevate d’Italia. È fuori dalle mete turistiche nonostante il castello, a circa 1500 metri sul livello del mare, sia famoso per aver fatto da sfondo per alcuni film come “Ladyhawke” con Michelle Pfeiffer.
Nel borgo montano è possibile trovare qualche ristorante caratteristico dove il tempo sembra essersi fermato agli anni settanta. Da non dimenticare è l’antica città romana di Amiternum, con le sue bellissime rovine e la basilica di Santa Maria di Collemaggio dove sono conservate le spoglie di Celestino V: a fine agosto la chiesa è il centro della festa della Perdonanza”. L’Aquila offre svaghi e bellezze anche per i più giovani, gli amanti della natura e dello sport.
D’estate - spiega Alfredo - è possibile prendere il fresco nel lago artificiale di Campotosto a circa 1300 metri sul livello del mare dove gli appassionati fanno windsurf. La sera la temperatura scende e il lungo lago è assaltato da giovani in tenda e camperisti. Si accendono falò e si sta insieme in una bellissima atmosfera. D’inverno, invece, Campo Felice offre oltre sessanta chilometri di piste sempre innevate per tutta la stagione invernale”.
Il capoluogo abruzzese dispone di una gran quantità di prodotti enogastronomici gustosi e accessibili a tutte le tasche. “Oltre i classici arrosticini, nell’ultima settimana di settembre c’è la Sagra delle Lenticchie, le più buone sono quelle di Santo Stefano di Sessanio, mentre a Castel del Monte è possibile gustare un buonissimo pecorino canestrato. A Prata d’Ansidonia, un piccolo borgo a venti chilometri da L’Aquila, c’è l’osteria “Borgo dei Fumari” che ha la caratteristica di essere divisa in singole sale: ognuna di queste ha un caminetto privato. La cucina prepara degli ottimi secondi di agnello e di pecora, piatti a base di legumi o con il celebre zafferano di Navelli. Insomma all’Aquila c’è sempre un buon motivo per ‘non fare niente’”.
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