Viaggi
Suggestioni antiche di Sardegna
Articolo a cura di Andrea M. Campo
Ognuno di noi, tra le familiari terre del paese natale, ha un piccolo angolo di paradiso inesplorato, posizionato fuori da ogni circuito turistico. Un laghetto stretto tra gli alti abeti di un bosco oppure una caletta, raggiungibile solo a piedi, conosciuta esclusivamente dai pochi residenti: luoghi incantevoli di cui andare fieri, luoghi caratteristici da condividere. Perciò, da questo numero, daremo spazio a lavoratori, dipendenti, tecnici e funzionari di Manutencoop per raccontare il loro giardino delle delizie e consigliare siti di singolare bellezza che perfino le più celebri guide turistiche hanno dimenticato di nominare. E magari, un osteria o un ristorante tipico dove soddisfare il palato con pochi euro.
Il primo itinerario ci conduce nella terre incontaminate delle quattro teste di moro dove la civiltà nuragica lasciò le misteriose costruzioni megalitiche visibili in tutto il territorio: la Sardegna.
GIUSEPPE PINNA
Giuseppe Pinna è nato a Silanus in provincia di Nuoro nel 1954.
Perito commerciale, dal ’77 al ’89 lavora in Algeria per la CMC di Ravenna, concludendo il suo incarico nel ‘95.
Nel 96 comincia la sua avventura in BSM, società partecipata da Manutencoop per giungere in Facility nel 2005.
Nell’aprile del 2007 diventa direttore amministrativo di Manutencoop Società Cooperativa.
Oggi è amministratore unico di Manutencoop Servizi Ambientali. Luogo di villeggiatura preferito: Su Gologone.
Piatto preferito: pane cottu e zuppa di finocchi, preparati dalla sorella).
Tra la provincia di Nuoro e l’Ogliastra - spiega Giuseppe Pinna, amministratore unico di Manutencoop Servizi Ambientali - sulle pendici del Gennargentu c’è il piccolo paese di Oliena, situato a circa venti chilometri dal mare. Qui, vicino alla sorgiva di Su Gologone, si nasconde in mezzo agli alberi, un sito molto conosciuto all’estero ma ignorato dagli italiani. In mezzo la campagna del Supramonte, a poca distanza dalla fonte che spunta tra le bianche rocce calcaree del Gennargentu e che alimenta il fiume Cedrino, c’è un resort: perfetto per chi ama la tranquillità, per chi ama le escursioni in montagna e per chi ama il mare. Ci sono diversi sentieri, percorribili solo a piedi, che conducono in calette isolate. Ma è sempre meglio farsi accompagnare: c’è il rischio di perdersi”.
Tra queste, alcuni chilometri verso Sud, vicino il comune di Baunei c’è Cala Goloritze: raggiungibile solo con una camminata di un’ora e mezza (due per risalire) la baia è un piccolo paradiso incontaminato con acqua trasparente e ciottoli bianchi.
SE FOSSE
UN LIBRO...
“Canne al vento” (1913)
scritto da Grazia Deledda
Le fratture nell’animo di una
famiglia chiusa in un piccolo
mondo tra miseria e dignità.
Originario di Silanus in provincia di Nuoro, l’amministratore unico consiglia di gustare i piatti dell’Ogliastra dove “vivono i sardi veraci”: come il pane “tundu” ammorbidito con l’acqua della bollitura di finocchi selvatici e farcito con gli stessi finocchi selvatici, il formaggio fresco e la pancetta; oppure il pane cottu, lavorato in filati, che vengono cotti e conditi come i più classici spaghetti. Ma oltre lo stomaco anche la testa ha bisogno di nutrimento: per questo consiglia di andare a vedere i celebri murales di Orgosolo.
Per la maggior parte sono murales di protesta o a sfondo politico - spiega Pinna – i proprietari delle case chiamano appositamente gli artisti per abbellirne l’esterno. E se passate da Silanus, potrete ammirare la chiesa bizantina di Santa Sabina (o Sarbana) posta a pochi metri dall’omonimo nuraghe”.
Un altro impervio percorso – ma questa volta da fare in macchina - è quello che porta alla spiaggia di Piscinas nella regione del Sulcis-Iglesiente, caratterizzata da alte dune, che le conferiscono un aspetto desertico, e dalle poche tracce rimaste di una miniera di ferro. Per chi invece preferisce qualcosa di più comodo - e del buon pesce - Giuseppe Pinna consiglia di visitare Bosa Marina, comune della provincia di Oristano edificato sul delta del fiume Temo.
Nel centro storico, nel più antico ristorante del paese, è possibile mangiare dell’ottimo pescato e poi è possibile visitare il Castello di Serravalle. Inoltre, Bosa è l’unico luogo in Sardegna dove viene prodotto il Malvasia secco”.
Ultimo passaggio di questo itinerario non poteva essere che suggestionato da memorie d’infanzia:
Sulla strada panoramica che da Bosa giunge ad Alghero - conclude Pinna – in un lato nascosto di un tratto di costa incantevole c’è S’Abba Druche. Una piccola caletta chiusa in un golfo raggiungibile solo a piedi da un parcheggio lungo la statale. Quando ero piccolo i preti ci portavano lì e solo loro conoscevano quel posto, e ancora ne ho un ricordo meraviglioso”.
SARDEGNA IN RETE
RISTORANTE SA PISCHEDDA - BOSA
Annesso all’albergo Palazzo
Sa Pischedda
a pochi metri
dal fiume Temo
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CALA GOLORITZE
Spiaggia nel comune di Baunei (OG)
nella parte sud del Golfo
di Orosei
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S’ABBA DRUCHE
Spiaggia lungo la statale che
da Bosa Marina conduce
ad Alghero
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