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Levorato

traduzione: eng | عربي

di Laila Bernardi

Sicurezza sul lavoro, cultura di tutti

L’informazione è lo strumento più efficace per elevare il livello di sicurezza in azienda. Per questo uno dei punti di forza del Servizio Prevenzione e Protezione del Gruppo Manutencoop è il piano di formazione che nel corso del 2008 ha coinvolto oltre 2.800 dipendenti. Ne abbiamo parlato con Maurizio Bertelli, responsabile del SPP.

Se si chiede a Maurizio Bertelli, responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del Gruppo Manutencoop, qual è il rischio maggiore sul luogo di lavoro, la risposta è “una carenza culturale sul tema della sicurezza”. Come ovviare a questa mancanza? “Attraverso la formazione e il trasferimento delle informazioni a tutti i livelli”. In azienda dal 1997, Maurizio Bertelli ha assistito alle fasi di espansione del Gruppo e all’aumento progressivo dei servizi offerti; contestualmente, si avvicendavano anche le normative nazionali sulla Sicurezza, tema del resto al centro della campagna di sensibilizzazione di Manutencoop partita con l’Assemblea dei soci del maggio scorso. La funzione del Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP) nasce con il Decreto legislativo 626 del 94, al fine di effettuare la valutazione dei rischi aziendali e definire le appropriate misure di prevenzione. Con la 626 vengono istruiti i ruoli di Responsabile del SPP, Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza nominato dai lavoratori, il medico competente, gli addetti all’emergenza. Oggi la norma di riferimento è costituita dal più recente D.Lgs 81 del 2008, meglio conosciuto come “Testo Unico della Sicurezza”. Quest’ultimo ha il pregio di avere raccolto, innovato e sintetizzato una normativa tecnica fino a quel momento troppo articolata, aggiornando nel contempo la materia rispetto al progresso tecnologico. Il SPP ha il compito di eseguire la valutazione dei rischi coinvolgendo il medico competente ed il Rappresentante dei Lavoratori. La norma rende obbligatoria una riunione annuale tra Datore di Lavoro, Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione, Medico Competente, Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, allo scopo di verificare la congruità dei contenuti del documento di valutazione dei rischi rispetto alla organizzazione del lavoro ed alle attività lavorative.

Levorato

Maurizio Bertelli, responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del Gruppo Manutencoop,

“Il lavoro è tanto e l’azienda è grandina – sorride Bertelli – e il Servizio ha veramente un bel po’ da fare. Siamo in otto di cui cinque tecnici e tre persone in segreteria ed organizzarci ci impegna moltissimo”.

Il Servizio Prevenzione e Protezione, una volta predisposta la valutazione dei rischi specifica per ogni cantiere, meglio conosciuta come Piano della Sicurezza, coordina gli incontri, produce e gestisce la documentazione, organizza i sopralluoghi e gli interventi; inoltre gestisce tutta la modulistica legata alle maternità, alle malattie professionali, produce le pratiche in appoggio all’ufficio personale e tutti i documenti che vengono richiesti dalle varie istituzioni per l’avvio delle pratiche stesse; infine gestisce tutte le informazioni, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori. Il lavoro più importante e impegnativo portato avanti nel 2008 e che continua anche nell’anno in corso, è la formazione, un punto al quale Bertelli tiene molto. “Il rischio maggiore infatti – ribadisce Bertelli – non è quello dei ponteggi, di una scala o di un casco, il problema è un difetto comportamentale generalizzato. Le dichiarazioni sulla carta servono ad accontentare i soggetti esterni che controllano se siamo in regola, ma quello che serve nell’operatività è la conoscenza che si acquisisce attraverso la formazione”.

I dirigenti ed i ‘preposti’ sono figure che, ciascuno nell’ambito del proprio ruolo, vengono chiamate alla messa in pratica della politica della sicurezza voluta dall’azienda. Per tutte queste figure, sono stati programmati nel 2008 180 corsi differenziati per mestieri, che hanno coinvolto 2.465 persone per un numero complessivo di 16.820 ore e che si sono svolti in tutta Italia. “Ecco appunto – insiste Bertelli - Manutencoop in questo senso ha fatto moltissimo ma non è ancora finita”. “Per parte mia – continua – che ho gestito i corsi per la parte tecnica, forse quella più noiosa, ho apprezzato molto invece tutta la parte che è stata fatta sulla sensibilità. Quella cioè per cui i partecipanti, attraverso una sorta di teatro e di giochi di ruolo, in grado di scatenare reazioni e situazioni emotive, arrivano a riflettere sul significato vero del ‘lavorare in sicurezza’”.

Un lavoro che richiede molto tempo, e che ha dei costi, un aspetto quest’ultimo per il quale i capi commessa e i tecnici di cantiere sono molto sensibili, poiché il loro compito è portare a casa dei risultati economici. “Bisognerebbe ridimensionare questo timore” – dice Bertelli. “Il denaro speso per la formazione sulla sicurezza si traduce in un beneficio futuro. I costi vanno visti spalmati su tutta l’azienda, e anche se guardando ogni singola commessa non si ha la sensazione immediata del risparmio, i risultati si raccolgono nel tempo”. “Anche per questo – conclude Bertelli – ci sarebbe bisogno di una campagna di informazione”.

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